di Lucia Gentili
Con i "Foodbusters" il cibo in eccedenza non si butta, anzi si recupera nel modo più sostenibile e solidale possibile. E quale migliore occasione del giorno del sì? La lotta allo spreco alimentare con gli "acchiappacibo" profuma di fiori d’arancio. Dal 2016 ad oggi quasi 2000 sposi hanno chiesto il loro intervento; giovedì scorso, l’8 dicembre, sono stati chiamati da Maria Giulia Medei e Matteo Guidetti, due insegnanti di 32 anni (lei treiese, lui maceratese), che hanno festeggiato al Casolare dei Segreti di Treia. E il 28 dicembre sarà la volta di una coppia che convolerà a nozze a Loro Piceno. I Foodbusters sono un gruppo di volontari, attualmente tredici, che hanno fondato la prima associazione di recupero cibo nelle Marche; il progetto è nato sei anni fa dall’idea di Diego Ciarloni e dalla moglie Simona Paolella, di Falconara, che hanno deciso di dichiarare guerra allo spreco di cibo durante gli eventi: dai matrimoni ai meeting aziendali, dai compleanni agli addii al celibato, passando per le varie cerimonie. Indossati i panni dei Foodbusters, gli operatori acchiappacibo, una volta recuperate le eccedenze alimentari (e dividendole per tipologia e credo religioso) in contenitori compostabili, le trasportano, seguendo tutte le regole igienico-sanitarie, alla mensa sociale più vicina e disponibile al luogo del matrimonio. Questo per fare in modo che il cibo faccia meno strada possibile e che arrivi nel più breve tempo. Ovviamente si tratta di cibo di qualità, lo stesso dei commensali. Ogni evento ha traccia online in tempo reale, dal recupero degli alimenti fino alla consegna del cibo. Insomma, sottrarre il cibo alla spreco significa anche ecosostenibilità. Al matrimonio di Maria Giulia e Matteo sono stati raccolti 18 chili di cibo, portati alla Caritas di Macerata. "Speriamo che altre coppie facciano questa scelta – dicono i novelli sposi –. È un’occasione bella, socialmente utile, per fare del bene. Cerchiamo di sensibilizzare col passaparola". I supereroi sono arrivati al taglio della torta, come sempre. Loro operano in tutte le Marche, ma anche in Umbria, Abruzzo e Emilia Romagna. Sono volontari e si muovono con le proprie auto (dal settembre 2023 potranno usufruire di un furgoncino elettrico del Comune, per un bando vinto tramite fondi regionali). Fanno sensibilizzazione anche nelle scuole. "Il Maceratese è la provincia più attiva", spiega Ciarloni, che è pronto ad accogliere a braccia aperte nuovi volontari. Anche quest’anno promuove "Dopo Natale sono tutti più buoni", l’8 gennaio, con la raccolta di strenne, dolci e cesti di Natale a Chiaravalle.