REDAZIONE MACERATA

"Agricoltura sempre più in crisi Servono sostegni immediati"

Le imprese agricole delle Marche sono in calo del 17%, con una perdita di 3.055 imprese dall'inizio del 2020. La siccità, la grandine e le malattie funginee stanno causando gravi danni all'economia della regione. Il Pd chiede alla Regione di intervenire con risorse adeguate.

"Agricoltura sempre più in crisi Servono sostegni immediati"

Le imprese del settore agricolo nella nostra regione sono il 17% del totale. Secondo i dati della Camera di commercio delle Marche, dal 1° gennaio 2020 ad oggi sono diminuite dell’11,8%. "Abbiamo perso 3.055 imprese del settore primario (agricoltura, silvicoltura, pesca), ben 921 solo da inizio anno", denuncia il Pd chiedendo alla Regione di fare la sua parte per fronteggiare le difficoltà. Preoccupano in particolare le coltivazioni di cereali e le produzioni vitivinicole. "Le stime di raccolto di uve e di produzione di vino per l’anno in corso – sottolinea Mirella Gattari referente del tavolo tematico Agricoltura per il Pd Marche - sono in forte ribasso, almeno il 30% per l’agricoltura convenzionale e molto di più per il settore biologico". Si pagano gli effetti della siccità alternata a forti piogge, spesso accompagnate da grandine. "Questi fenomeni hanno permesso lo sviluppo esagerato di peronospora, un fungo deleterio per le produzioni, che ha richiesto costosi trattamenti fitosanitari i cui prezzi di mercato sono passati da circa 300 euro per ettaro dello scorso anno a 1.000 e più euro per ettaro nel 2023". Costi che si sommano al caro carburante, ad un maggior costo del denaro per coloro che hanno contratto mutui e ad una manodopera pressoché introvabile: "Tutti questi fattori – sottolinea Chantal Bomprezzi, segretaria regionale del Pd - preoccupano gli imprenditori agricoli, ma sono comuni anche ad altri settori. Il maltempo di maggio e giugno ha drasticamente diminuito le presenze turistiche, con ripercussioni notevoli sul venduto del settore primario. In questa profonda crisi ciò che inquieta è l’immobilismo della giunta regionale che, diversamente da altre, non supporta affatto chi giornalmente lavora per produrre vini di alta qualità, prodotti alimentari essenziali e beni di presidio e tutela del territorio". "Se la Borsa di Bologna, riferimento dei commercianti marchigiani, seguirà come spesso accade il trend della Borsa di Bari e Foggia – precisa Mirella Gattari - avremo un problema enorme con il grano che, dopo la magra produzione, subirà un calo sul prezzo riconosciuto ai produttori. Cosa si pensa di fare per almeno attenuare le drammatiche conseguenze?". Aggiunte Augusto Curti, deputato del Pd: "Le malattie funginee stanno colpendo coltivazioni strategiche per l’economia regionale e comporteranno una perdita di raccolto pari al 50%. Occorre che il governo e la Regione intervengano con puntualità, risorse adeguate e strutturali. È necessario mettere in sicurezza il sistema produttivo attraverso aiuti adeguati e strategie credibili e concrete di lungo periodo".

f. v.