REDAZIONE MACERATA

Accademia, la rivincita di Scheggia: "Piazza Mazzini è la sede ideale"

L’ex presidente dopo l’ok al finanziamento per l’ex Catasto: qualcuno non era così convinto dell’operazione

L’avvocato Vando Scheggia, ex presidente dell’Accademia di belle arti e artefice dell’acquisto dell’ex Catasto in piazza Mazzini (foto Calavita)

L’avvocato Vando Scheggia, ex presidente dell’Accademia di belle arti e artefice dell’acquisto dell’ex Catasto in piazza Mazzini (foto Calavita)

"Se l’Accademia di belle arti non avesse avuto un immobile di sua proprietà da restaurare, non avrebbe potuto partecipare ad alcun bando e men che meno ottenere un finanziamento. Invece ce l’aveva, e oggi possiamo rallegrarci per il fatto di aver avuto dieci milioni di euro con cui riqualificare l’ex casa del fascio". L’avvocato Vando Scheggia ha accolto con grande soddisfazione la notizia del finanziamento dei lavori per l’Accademia di belle arti di Macerata, deciso l’altro giorno dal ministro Bernini che ha finanziato anche Urbino con 9 milioni e mezzo, anche perché era stato proprio lui a firmare l’acquisto dell’edificio rimasto vuoto dopo il trasferimento del Catasto.

"Quando sono stato nominato presidente dell’Accademia alla fine del 2019 – ricorda –, ho preso atto del fatto che oltre alla sede di via Berardi ci fossero ben nove sedi satelliti, come un appartamento in corso Garibaldi o lo spazio a Montecassiano per l’istituto del restauro, alcune persino poco idonee. Quando fu fondata, nel 1972, l’Accademia era interamente a palazzo Buonaccorsi; ma nel 1996 il terremoto la sfrattò, e intanto crescevano sia il numero di studenti che quello delle sedi. La mia mission, come piace dire oggi, era far sì che l’Accademia tornasse agli antichi splendori. Con il sostegno del cda e della delegata del ministero, Paola Ballesi, ho iniziato a prendere in rassegna gli immobili che si svuotavano man mano in centro storico, dalla sede della Banca d’Italia alla Mestica. Fino a quando siamo arrivati alla ex casa del fascio, un vecchio ospedale del 1600. Quel palazzo ha quasi 6mila metri quadrati e vari aspetti di pregio". Così era iniziata la trattativa, che si concluse con l’acquisto per un milione e 700mila euro "pagati dall’Accademia con fondi che aveva a disposizione. E da quel momento è iniziata la trafila per trovare i soldi per ristrutturarlo. All’epoca stimammo che fossero necessari otto milioni di euro". L’Accademia tentò varie porte, dal Comune alla Regione, ma le risorse non si sono mai trovate, fino a quando è arrivato lo stanziamento deciso l’altro giorno dal governo. "Per me è una grandissima soddisfazione – prosegue l’avvocato Scheggia –. Quello mi sembrava il posto ideale. Piazza Mazzini è molto bella, ma poco valorizzata. È una classica piazza rinascimentale, dove dalle botteghe artigiane, in questo caso da un grande edificio, escono giovani apprendisti".

"Può sembrare un’immagine retorica – prosegue –, ma era la suggestione che avevo avuto immaginando la realizzazione di questo progetto: dotare l’Accademia di un palazzo di prestigio, con una piazza che crea un contesto che mi è sembrato irripetibile e importante. All’epoca qualcuno non era così convinto della opportunità dell’operazione, visto che mancavano le risorse per i lavori, ma i fatti dimostrano che per realizzare quello che può sembrare un sogno bisogna iniziare a fare qualcosa. Oggi l’arrivo del finanziamento è una ottima notizia per me, ma soprattutto per l’Accademia e per Macerata".