"Abbiamo fatto il nostro dovere"

Arriva la replica di Ubaldi e Sabbatini sulla vicenda della "Conero Hero Battle" sollevata dal sindaco

di Giorgio Giannaccini

"A maggio dell’anno scorso non abbiamo fatto alcuna denuncia, ma solo una segnalazione alla Sovrintendenza per sapere se fosse stata rilasciata una liberatoria per il posizionamento di un gazebo per il food, con tanto di cucina e tavoli per tutta la lunghezza del Kursaal, che è un bene tutelato dalla Sovrintendenza. Non c’entrava niente la Conero Hero Battle, ma solo le dimensioni abnormi dei gazebo che coprivano quasi completamente l’immobile, scatenando le rimostranze di molti concittadini e esercenti".

Con queste parole Rosalba Ubaldi e Angelica Sabbatini, ossia le due consigliere comunali di "Centrodestra Unito", ribattono al sindaco Andrea Michelini.

L’altro giorno era stato il primo cittadino portorecanatese ad attaccare l’opposizione dicendo che Ubaldi e Sabbatini, insieme ai consiglieri Alessandro Rovazzani e Maria Grazia Nalmodi di "Porto Recanati 21-26", avevano inviato due esposti riguardo all’organizzazione della "Conero Hero Battle 2023". E in tutto ciò, era stato aperto un procedimento penale nei confronti di una funzionaria comunale, anche se il magistrato ha appena chiesto l’archiviazione, sul presupposto che nulla di irregolare è stato commesso. Il sindaco aveva usato parole al vetriolo nei confronti dei quattro consiglieri di opposizione, chiedendo le loro dimissioni.

"La giunta aveva individuato quella location per la Conero Hero Battle, diversa da quella degli anni precedenti – riprendono Ubaldi e Sabbatini –. Così avevamo fatto una richiesta, chiedendo una risposta immediata, ma non l’abbiamo ricevuta. Ci sembrava impossibile che la Sovrintendenza avesse autorizzato. Nei giorni scorsi avevamo appreso che una collaboratrice era stata sentita in proposito, ma anche che la questione si sia conclusa senza problemi per lei. Non possiamo che compiacercene – aggiungono ancora –, non era certamente un nostro obiettivo. La critica era tutta politica, perché ritenevamo che la tutela di un bene vincolato dovesse essere un interesse, ancor prima che delle minoranze, del sindaco stesso". Per questo, Ubaldi e Sabbatini concludono: "Abbiamo fatto solo il nostro dovere di consigliere di minoranza. Anzi, confermiamo totalmente quello che abbiamo sempre asserito in merito al clima di sfiducia e controllo che la giunta ha messo in atto con i suoi collaboratori. Stiano sereni, non daremo le dimissioni per aver fatto solo il nostro dovere".