Gaia Gennaretti
Cronaca

"A un anno da diploma tutti hanno un lavoro"

L'ITTS Divini di San Severino si conferma leader provinciale per l'inserimento nel mondo del lavoro. Il dirigente Luciani sottolinea l'importanza del percorso post-diploma e la necessità di ampliare la capacità della scuola per rispondere alla domanda del territorio.

Sandro Luciani dirigente del Divini

Sandro Luciani dirigente del Divini

Da anni ormai l’Itts Divini di San Severino si posiziona al primo posto, in provincia, nella classifica di Eduscopio per l’accesso al mondo del lavoro. "Siamo molto felici per questo risultato – afferma il dirigente scolastico Sandro Luciani –. È frutto di un importante lavoro che facciamo con gli studenti e dell’attenzione che poniamo non solo alla scelta delle aziende partner per far svolgere loro i tirocini, ma anche al loro percorso post diploma".

Il Divini non riesce, di fatto, a rispondere a tutta l’offerta di lavoro nel territorio: "Avere un istituto tecnico nell’entroterra è indispensabile. Al primo anno di solito abbiamo circa 120 iscritti ma poi non tutti arrivano alla fine del percorso di studi. In quinto mediamente ne arrivano un centinaio. Di questi, molti vanno all’università mentre il 45 per cento circa sceglie di andare a lavoro dopo il diploma.

Questi numeri sono insufficienti per il la richiesta del territorio. Inoltre attiviamo percorsi di orientamento nelle aziende a partire dal terzo anno e i tirocini negli ultimi due anni. In questo modo i datori di lavoro hanno modo di conoscere i ragazzi e, in qualche modo, è come se li prenotassero. Abbiamo verificato che a un anno dal diploma è quasi impossibile trovarne uno non occupato".

L’auspicio di Luciani è che con la ricostruzione del nuovo Itts in viale Mazzini, che dovrebbe terminare a primavera, la scuola "possa esprimersi al meglio. Dovremmo avere 36 aule almeno, di una certa capienza, e contiamo che l’effetto della logistica migliorata possa stimolare un numero crescente di iscrizioni. Ora abbiamo 700 alunni ma contiamo di aumentare. Si consideri anche che ci sono alunni dei licei limitrofi che ci chiedono, al terzo anno, di passare nella nostra scuola".