Quarantasei chili di hashish nascosti in casa: patteggia e torna libero un ventitreenne di Macerata.
Ieri in tribunale a Macerata si è svolta l’udienza preliminare del processo, davanti al giudice Claudio Bonifazi, che vede imputato Riccardo Pistola.
A casa del giovane i carabinieri, dopo un blitz, avevano trovato circa 46 chili di hashish, 411 grammi di marijuana, 10.33 grammi circa di cocaina.
Il ventitreenne, difeso dall’avvocato Caterina Ficiarà, ha patteggiato due anni e otto mesi. L’accusa era sostenuta dal pm Enrico Barbieri.
La perquisizione nell’abitazione del ragazzo, in centro, a Macerata, era stata eseguita lo scorso 2 aprile. In azione i carabinieri del nucleo investigativo del reparto operativo di Macerata. Erano circa le 22 quando è scattata la perquisizione nella casa di corso Cairoli.
Nell’abitazione, e in particolare nella camera da letto del ventitrenne, i carabinieri avevano rinvenuto 46 chili di hashish, suddivisi in 524 panetti di vario peso e di vario tipo di involucro, 411 grammi di marijuana, 10.33 grammi di cocaina. Tutta quella droga avrebbe potuto fruttare non meno di mezzo milione di euro.
Nascosti in vari punti c’erano anche, in mezzo ad altre cose, tre bilancini di precisione, denaro in contanti e un quaderno, una sorta di registro, contenente appunti di quantitativi e di movimenti di stupefacente.
Inoltre, sempre in quella circostanza, era stata sequestrata una pistola Beretta modello 35, calibro 7,65 pronta all’uso, con 23 cartucce.
L’arma è risultata illegalmente detenuta.
Nel corso dei controlli svolti dai carabinieri, che da tempo tenevano sotto controllo Pistola, era stato individuato anche un uomo, un giovane di 24 anni, originario di Ragusa e residente a Fabriano, al quale il ventitreenne maceratese avrebbe ceduto 150 grammi di hashish.
Pistola, che si trovava rinchiuso nel carcere di Montacuto, ad Ancona, alla fine dopo il patteggiamento è tornato libero.