REDAZIONE MACERATA

A braccetto da settant’anni, festa grande per Sante ed Elena: "Amore e tanta pazienza"

Nozze di titanio per la coppia originaria di Urbisaglia e che ora vive a Piediripa.

Sante Salvucci ed Elena Seghetta festeggiati dai nipoti

Sante Salvucci ed Elena Seghetta festeggiati dai nipoti

"Amore e tanta pazienza". Sono questi gli ingredienti per Sante Salvucci, 96 anni, e Elena Seghetta, 92, che hanno festeggiato ben settant’anni di matrimonio. Si sono detti "sì" per sempre il 10 ottobre 1954 nella chiesa di San Lorenzo, a Urbisaglia, dopo un paio d’anni di fidanzamento. Entrambi figli di agricoltori dell’Abbadia di Fiastra, erano vicini di casa. Si conoscono da sempre. Hanno tre figlie, Gabriella, Paola e Antonella, e quattro nipoti, Stefano, Martina, Valentina e Sara, i loro tesori più preziosi. La coppia ha vissuto fino al 2018 a Villamagna, e negli ultimi sei anni si è trasferita a Piediripa di Macerata; nei giorni scorsi ha rinnovato le promesse matrimoniali con don Roberto D’Annibale. Un traguardo raro, quello di Sante e Elena. Ieri per loro è stata organizzata una bella festa a sorpresa in famiglia. "Bisogna volersi bene – dice Seghetta, che ancora cucina per la sua famiglia –, rispettarsi, lavorare. I sacrifici sono inevitabili, ma ne vale la pena". "Capita di litigare, ma non siamo mai andati a dormire senza prima aver fatto pace. Mai. Un abbraccio, e quello che è stato è stato", aggiunge Salvucci. Non sono mancate le prove, come per tutti. "Ci sono stati periodi di malattia – aggiungono –, ma cerchiamo di non lamentarci mai e andare avanti". Lei, casalinga e appassionata di cucina, tutte le domeniche riunisce la famiglia intorno alla tavola. Lui è stato operaio agricolo per la Fondazione Giustiniani Bandini, ma anche in pensione ha continuato a lavorare sui campi e tra le vacche, fino a una quindicina d’anni fa. Ama l’agricoltura e ne sente la mancanza. "I momenti più belli – dice la coppia – sono stati le nascite di figlie e nipoti. Il consiglio che diamo, in generale, ai giovani di oggi è di restare con i piedi per terra. Sembra che oggi tutto sia possibile, ma la vita vera non è così".