Macerata, 26 luglio 2024 – Le più belle arie dell’opera saranno un’altra chiave per abbattere qualsiasi barriera e far sì che saranno inclusivi i tre appuntamenti di In Opera, previsti alle 18.30 di lunedì, martedì e mercoledì in piazza Cesare Battisti. È stata presentata l’iniziativa promossa dal Comune – assessorato alle Politiche Sociali – in collaborazione con l’Associazione Arena Sferisterio e le realtà del terzo settore. “In tal modo – ha detto l’assessore e vicesindaco Francesca D’Alessandro – l’arte diventa strumento di promozione e di benessere per tutti. Abbiamo esteso ai più fragili la possibilità di fruire della bellezza della musica e dell’arte. Saranno coinvolte persone con disabilità cognitive, con malattia psichiatrica e chi svolge percorsi di recupero da dipendenze”.
Stefano Nassini, direttore del Dipartimento di salute mentale, e Gianni Giuli, direttore del Dipartimento dipendenze patologiche dell’Ast Macerata, hanno sottolineato la bontà dell’iniziativa: “Sono positivi quei percorsi – hanno detto – che portano queste persone fuori e le fa emozionare attraverso l’arte”. Tra le novità ci sarà “la figura del performer, un interprete che adatta il linguaggio Lis, attraverso quello corporeo, alla musica e alle forme artistiche che si andranno a interpretare nelle rappresentazioni in piazza Cesare Battisti” ha spiegato Gino Pracchia, interprete Lis. Tra i principali sostenitori del progetto c’è Fisiomed. “Ogni giorno – ha detto l’amministratore Enrico Falistocco – ci occupiamo del benessere della persona, di prevenzione, salute e così abbiamo sposato In Opera”. Nei tre giorni di spettacoli sarà affidata al regista Michele Pirani la narrazione dell’opera lirica “per renderla più accessibile e comprensibile al pubblico che si emozionerà tramite arte e musica”. Il direttore artistico Paolo Gavazzeni ha sposato con entusiasmo il progetto in cui tutta la cittadinanza potrà apprezzare le arie più famose delle opere in programma al Macerata Opera Festival 2024. Il ciclo di concerti è a cura di Cesarina Compagnoni.
Entrano poi nel vivo nel weekend le attività di InclusivOpera, pluriennale progetto del Macerata Opera Festival coordinato da Elena Di Giovanni, docente dell’ateneo di Macerata, nato per rendere accessibili le opere del festival anche al pubblico cieco, ipovedente, sordo e ipoudente. Stasera, in occasione della replica di Norma allo Sferisterio, è previsto alle 18 un percorso inclusivo nel backstage, guidato da giovani soci Uici e poi alle 21 il servizio di audiodescrizione per lo spettacolo.