
Foliage al Parco nazionale dei Monti Sibillini (foto Parco Sibillini)
Ancona, 25 ottobre 2018 – Cinquanta sfumature d’autunno. La stagione più romantica dell’anno colora di emozioni le giornate di chi guarda con occhi diversi lo spettacolo della natura che si trasforma. E la magia del foliage racconta una bellezza in divenire che nella sua semplicità accompagna le passeggiate di chi ama la fotografia e la poesia dei boschi. Rosso, giallo, arancione, marrone: in autunno la natura vira le sue chiome da verde speranza ai toni caldi del sole, prima di abbandonare le foglie al suolo. Le Marche offrono agli appassionati di foliage tutto il fascino del Parco nazionale dei Monti Sibillini. Tanti percorsi per una full immersion tra le affascinati tonalità degli alberi che regalano emozioni passo dopo passo. Primo percorso: da Tribbio a Monte Petrella Grazie a questo sentiero che attraversa i boschi della zona, si possono ripercorrere i passi degli antichi carbonai, osservare i querceti del versante sud del Monte Petrella, alcuni lembi di faggeta nei pressi del Monte di Fiegni, le formazioni di carpino nero e le boscaglie di leccio del Fosso di Rio Vallone. In questa forra si può inoltre scoprire la sassifraga australe, interessante endemismo appenninico che ne colonizza le balze rocciose. L’anello però non è interamente percorribile a causa di un'interruzione non aggirabile dovuta a una frana. Il percorso i sviluppa per 8,2 chilometri per una durata di 2 ore e mezza. Secondo percorso: da Visso al santuario di Macereto L’itinerario ripercorre un tratto dell’antica via Lauretana che collegava il Regno di Napoli con la Valle del Chienti e con Loreto. Il Santuario di Macereto che fu eretto nel 1529 racchiude la preesistente chiesetta del 1359, costruita, secondo la tradizione, nel punto esatto in cui un mulo, che trasportava un simulacro della Madonna, si fermò e non volle più ripartire “neanche a fottia di battiture”. Lunghezza del percorso: 7, 700 chilometri. Durata: 2ore e 10 minuti, da Visso, un’ora e quaranta minuti da Macereto.
Terzo percorso: da Rubbiano a Capotenna
Nella suggestiva gola scavata dall'azione del fiume Tenna, sembra ancora aleggiare il ricordo degli antichi riti negromantici di cui questo straordinario luogo fu teatro nel Medioevo. Al nome sinistro corrisponde, in realta, uno degli ambienti piu selvaggi e particolari del Parco. Il percorso proposto risale infatti il fiume e si addentra nella valle, fino alla sua sorgente, mostrando eccezionali paesaggi disegnati dall'acqua. Proseguendo verso Passo Cattivo e poi possibile scendere sull'altro versante dei Sibillini e raggiungere Ussita, Castelsantangelo sul Nera o Visso. Il percorso è però accessibile solo fino all’Eremo di San Leonardo. Quarto percorso: da Preci all'Abbazia di Sant'Eutizio L’itinerario attraversa una zona dove ai campi coltivati si alternano rigogliosi querceti. Qui vivono specie animali particolarmente interessanti, come l’elusivo gatto selvatico, il capriolo che, al tramonto si può osservare mentre pascola al bordo delle fasce boscate ed i picchi, la cui presenza può facilmente essere scoperta grazie ai sonori ed inconfondibili tambureggiamenti sui tronchi degli alberi. Immancabile l’Abbazia di S.Eutizio, (deviando sul sentiero 185) che è stata, per secoli, il cuore e l’anima pulsante della vita e della cultura di questo territorio. Il percorso si sviluppa su 13, 4 chilometri. Tempo di percorrenza: 4 ore e dieci minuti. Quinto percorso: da Arquata del Tronto a Forca di Presta Il percorso inizia da Arquata del Tronto, comune il cui territorio è ricompreso in due Parchi Nazionali: quello dei Monti Sibillini e quello del Gran Sasso e Monti della Laga. Esso si sviluppa poi, attraverso i rigogliosi castagneti, fino a raggiungere Forca di Presta da dove, i più sportivi, potranno poi anche raggiungere la cima del Monte Vettore. Il percorso si sviluppa su 11,2 chilometri. Durata: 4 ore e dieci minuti.