{{IMG_SX}}Camerino, 24 marzo 2009 - Nella sua abitazione di via Betti è morto Bruno Fabi, 92 anni, già sostituto procuratore generale in Cassazione. Letterato e filosofo, ha pubblicato saggi, liriche e racconti. Allievo del filosofo Ugo Spirito, Fabi è l’autore del saggio «Il tutto e il nulla», pubblicato nel 1952, con la prefazione del suo maestro. Di recente aveva scritto 'Delirium - Diario d’inganno', un romanzo breve sospeso fra la realtà cosmica e la realtà dell’uomo.

 

Laureato in giurisprudenza all’Università di Camerino, dove poi ha anche insegnato come professore di diritto romano, Fabi è stato a lungo magistrato, ricoprendo la carica di avvocato generale dello Stato e andando in pensione come procuratore generale onorario della Corte Suprema di Cassazione. Aveva ricevuto il titolo onorifico di Cavaliere di Gran Croce al merito della Repubblica.

 

Con l’opera filosofica 'Il tutto e il nulla', Fabi ha cercato di capovolgere l’assunto hegeliano, dimostrando che tutto ciò che è reale è irrazionale e tutto che è irrazionale è reale. Fabi ha influenzato a livello internazionale una parte del pensiero contemporaneo, indirizzando anche molta produzione letteraria che al suo sistema si ispira. Dal suo saggio è nato anche il 'Manifesto dell’Irrazionalismo Sistematico', allo scopo di divulgare sul piano filosofico-artistico-culturale la filosofia dell’irrazionale e il motto del suo fondatore che recta 'Tutto ciò che è reale è irrazionale'.

 

Bruno Fabi era membro dell’associazione Eugius, costituita da 151 scrittori-giudici (tra cui Ugo Betti) allo scopo di costruire una nuova società basata sull’umanesimo artistico e sulla solidarietà umana. I funerali oggi alle 14.30 nella cattedrale di Camerino.