{{IMG_SX}}Macerata, 18 ottobre 2007 - Il giudice di pace di Recanati, Antonino Di Renzo Mannino, ha annullato la multa — diverse centinaia di euro e ritiro di 10 punti della patente — comminata a N.M., un settempedano di 65 anni, che il 3 settembre 2006 è stato 'beccato' a passare con il rosso al semaforo dell’arcinoto incrocio Romitelli a Recanati.

 

La foto non sembrava lasciargli scampo, ma il suo difensore, l’avvocato Marco Massei di San Severino, è riuscito a dimostrare che il suo assistito si trovava già a ridosso del semaforo quando è scattato il giallo: solo per colpa del brevissimo lasso di tempo tra quel colore e il rosso, N.M. non è riuscito a oltrepassare l’incrocio.

 

Sebbene non siano noti dati ufficiali, sarebbero già molti i ricorsi accolti dal giudice di pace contro il semaforo Romitelli, anche se ogni caso viene valutato a sé, tenendo conto della pertinenza ed efficacia delle motivazioni che ogni automobilista ha prodotto. Certo è che la brevità del giallo è uno dei nodi più controversi.

 

Nelle controdeduzioni che l’ufficio di polizia municipale di Recanati presenta rispetto ai ricorsi, su questo punto chiarisce che la durata del giallo non è regolata da alcuna norma: di conseguenza questa è lasciata, sia pure sulla base di vari fattori indicati dal ministero alla 'discrezionalità' dell’ufficio di polizia municipale.

 

Resta il fatto che il codice della strada evidenzia come trovandosi a ridosso del semaforo con il giallo l’automobilista deve affrettarsi a sgomberare la carreggiata, evitando di creare problemi a se stesso e agli altri. C’è, dunque, una componente soggettiva — la decisione dell’automobilista — che risulta difficile da valutare, visto che l’accertamento è effettuato da una macchina.

 

Ma c'è di più. Molti degli automobilisti che transitano lungo quel tratto di strada hanno notato come il tempo del giallo, rispetto ai primi periodi di funzionamento dell’impianto di rilevazione elettronica, siano da qualche mese assai più lunghi: molte multe sono state comminate evidenziando una durata del giallo di 3 o 4 secondi, almeno fino alla fine dell’anno scorso; poi, però, altre sono arrivate indicando una durata del giallo di 6 secondi.

 

Vengono spontanee alcune domande: perché i tempi del giallo sono stati allungati, e in base a che cosa? Ci sono forse due pesi e due misure nei confronti degli automobilisti? Le prime vittime del semaforo Romitelli, infatti, potrebbero facilmente obiettare che se anch’essi avessero avuto 6 secondi, sarebbero scampati alla multa.

 

Restano poi aperti tanti altri quesiti: la taratura dello strumento (effettuata dalla stessa ditta che ha fornito l’impianto), l’articolo 2 del contratto di appalto (in cui si specifica che "per il servizio in oggetto al concessionario verrà corrisposto il 32,5% più Iva delle sanzioni amministrative effettivamente incassate dal Comune, prima degli atti eseuctivi sugli accertamenti di violazioni al Codice della strada"), i dubbi sulle modalità di trasmissione telematica dei dati, su cui si era anche soffermata l’attenzione dell’allora prefetto Ferdinando Buffoni.