Un ospedale a misura d'uomo

Vorrei segnalare un’esperienza che mi ha toccato profondamente. Mia madre, a nome della quale scrivo, è stata ricoverata, dopo un breve passaggio al Pronto soccorso, in un reparto dell'Ospedale Civile Sant’Agostino di Modena: 96 anni, ben portati, alla sua prima esperienza ospedaliera è stata catapultata in una realtà a lei sconosciuta e anche temuta. Ora dopo un piccolo intervento e 12 giorni di ricovero presso il reparto di chirurgia che ospita i ricoverati di gastroenterologia. è tornata a casa. Vorrei elencare ad uno ad uno i nomi di coloro che si sono presi cura di lei: la delicatezza, la professionalità, l’umanità, la competenza, il garbo di tutti, dal primario professor Prandelli e la dott. ssa Michelini, che per prima l’ha presa in carico, a tutti coloro che si sono alternati al suo capezzale. A tutti loro va un sentito ringraziamento per avere permesso di affrontare una difficile situazione nel migliore dei modi.

Monica Boschi (per Maria Grazia Tacconi Boschi)