Sono un utente della ferrovia Porrettana che dallo scorso 9 giugno non può più utilizzare il treno per recarsi al lavoro a Bologna perché con il Passante Porretta-Pianoro il primo treno del mattino ora arriva 9 minuti dopo e non mi viene data alcuna flessibilità, di conseguenza devo percorrere 120 km al giorno in automobile. In questi giorni si leggono articoli che evidenziano le criticità del Passante e altri trionfalistici E' evidente come la città metropolitana di Bologna abbia voluto agevolare il proprio bacino elettorale, dopo l'introduzione dei limiti a 30 km/h in città si sono visti tanti articoli che sbandieravano "un treno da Casteldebole a S Ruffillo ogni 15 minuti", mai si parlava del fatto che quel treno proviene da Porretta o Vignola. Ciò che non si capisce è come l'Assessore regionale Corsini che dovrebbe avere una visione completa e soprattutto L'Assessore alla montagna Taruffi, non abbiano ascoltato le osservazioni del comitato utenti che già lo scorso anno chiedeva di limitare il Passante ai treni da Marzabotto e Bazzano lasciando stare le lunghe percorrenze utilizzate da pendolari costretti a viaggi molto lunghi per i quali ulteriori disservizi non sarebbero stati sopportabili. Sicuramente molti cittadini di Bologna sono avvantaggiati dal servizio, peccato che ci rimettano coloro che già devono fare 70 minuti di treno se partono da Porretta. Anche i sindaci della montagna non si sono spesi abbastanza nei mesi scorsi per i propri cittadini ed ora vediamo il risultato: la città metropolitana parla di un incremento degli utenti, i pendolari della Porrettana lamentano treni soppressi, ritardi, tempi di viaggio maggiori per dover prendere treni ad orari diversi o non averli più come nel mio caso, il venir meno delle coincidenze per Pistoia e per gli studenti dei molti poli scolastici (Porretta, Vergato, Sasso, Casalecchio, Vignola). Prendiamo atto del fatto che gli abitanti della montagna, un bacino elettorale minore, sono considerati cittadini di serie B. Nessuna meraviglia quindi se questi luoghi si stanno via via spopolando, viverci è ogni giorno più difficile.
Orietta Poggi