Le difficoltà dei trasporti su treno di sabato 11 gennaio a causa di un guasto, con relativi ritardi su alcune tratte nazionali, ha scatenato le opposizioni contro il Governo con parole che lasciano allibiti. Più che al Governo le parole erano rivolte al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini. Più che critiche erano vere e proprie offese personali. La segretaria Elly Schlein ha detto che “Salvini è il peggior ministro delle Infrastrutture della storia” e Giuseppe Conte ha detto che il ministro era distratto a guardare i satelliti di Elon Musk.
Che il traffico ferroviario sia molto intenso e che le linee siano sovraccariche è palese anche per noi semplici cittadini, e anche che il malfunzionamento di un pantografo dell’alta velocità sia possibile. Cosa c’entra Salvini e il suo Ministero, che tra l’altro deve gestire un sistema vecchio e da rinnovare pian piano. Noi cittadini lo capiamo bene.
Comunque usare le parole che lasciano “allibiti” è una vera e propria tecnica di linguaggio, studiata e applicata per creare scompiglio e confusione. Ricordiamo che è anche una tecnica usata dal KGB sovietico per disorientare la pubblica opinione. Noi comuni cittadini ci ricorderemo nella cabina elettorale di queste malevolenze, usate senza il nostro benestare, perché chi siede sugli scranni del Parlamento e del Senato della Repubblica è pagato, lautamente, con i nostri sudati denari.
Gabriele Soliani