Il gesto della giovane studentessa iraniana, spogliatasi dopo un affronto subito da parte della polizia, impropriamente chiamata morale, e rimasta in biancheria intima in mezzo alla gente, mi ha provocato un flash istantaneo nel ricordo di un altro giovane eroe: Jan Palach. Per protestare in modo inequivocabile contro la violenza dell’URSS , si dette fuoco in piazza Venceslao, a Praga, nel gennaio 1969 . Il gesto di questa bellissima ragazza, che non ha voluto subire oltraggi senza reagire e che, per un attimo, ha portato il destino del suo popolo sulle spalle, è altrettanto coraggioso di quello di Palach, per le conseguenze che innesca. Cammina in mezzo alla gente, che sembra indifferente ma che, in realtà, è terrorizzata dal compiere il più piccolo gesto di approvazione. Una gioventù spaccata a metà: giovani disperati che ammazzano senza motivo e giovani coraggiosi che sfidano la morte per il bene comune.
Anita Poluzzi