I social, arma letale per la politica

Chi non ricorda il finale del film I tre giorni del condor? Robert Redford, faccia a faccia con il suo sicario, minaccia di far pubblicare un dossier dagli effetti devastanti e quest'ultimo lo raggela con un sibillino: "Sei sicuro che lo pubblicano?".Era lo specchio di tempi in cui non bastava avere in mano prove schiaccianti, documenti ufficiali, fonti credibili, per mettere sotto scacco un potente. C'era sempre il rischio la lunga mano del potere riuscisse a bloccare tutto.Oggi invece basta un profilo social, uno smarthphone e per i più sofisticati, un paio di occhiali con telecamera incorporata acquistabili tranquillamente in rete, per tenere sotto scacco il governo di una democrazia avanzata. Delle due l'una. O si è rafforzato il contropotere, oppure sono scaduti e di parecchio i potenti.

Marco Lombardi