Una riflessione sui danni che ha subito lo studio del pittore Casile. Il soffitto dello studio era costruito da arelle (canne di fiume) e gesso, che si usava negli anni prima e post guerra mondiale uniti da filo di ferro e che a causa dell’acqua si deteriora arrugginendosi. Di conseguenza occorre demolirlo (intervento non molto oneroso) e sostituirlo con un cartongesso; ma il vero danno da quantificare da personale competente sono i dipinti distrutti e gli eventuali libri di valore. Con un po’ di voglia in massimo due settimane si ripristina il tutto se non sarà la burocrazia assicurativa ad allungare il tempo alle “calende greche”.
Sergio Franceschini