In un momento storico in cui l’Europa e l’Italia si confrontano con i risultati delle recenti elezioni, è fondamentale riflettere sulle radici dei nostri valori nazionali e sul ruolo che essi dovrebbero giocare nel dibattito politico contemporaneo. La storia italiana è stata segnata da figure di spicco come Cattaneo, Pisacane, Mazzini, Garibaldi, Spinelli, De Gasperi e Pertini, i quali hanno incarnato e promosso l’ideale di un’Italia repubblicana, azionista e cristiano-socialista. Questi uomini hanno lottato per un paese che fosse aperto all’Europa e al mondo, esportando i valori dell’umanesimo, della giustizia sociale, dell’arte e della scienza. Questi principi non sono solo un’eredità del passato, ma rappresentano una bussola per il futuro, indicando la direzione verso una società più equa e solidale. È pertanto sorprendente osservare come, in tempi recenti, partiti come Fratelli d’Italia tentino di rivendicare questa eredità, nonostante la loro storia sia distante dai valori di apertura e integrazione europea che il Risorgimento e il Rinascimento hanno simboleggiato. La sinistra, in particolare quella socialista e repubblicana, deve oggi più che mai riaffermare con forza la propria identità storica e i propri valori fondanti.
Raffaele Amendola