Esondazioni, la differenza tra corsi d'acqua artificiali e naturali

In merito a quanto si legge in questi giorni, riguardo le cause delle esondazioni a Bologna, occorre precisare la differenza fra corsi d'acqua artificiali, cioè i canali regolati, ed i corsi d'acqua naturali come fiumi, torrenti e rii. Il torrente Ravone e il torrente Aposa sono corsi d'acqua di competenza della Regione ER. Il Canale di Reno e il Canale di Savena, derivati mediante le chiuse a Casalecchio e a San Ruffillo, sono regolati mediante paratoie, che consentono di chiuderli per non fare entrare acqua in caso di piene, mantenendo così la sicurezza idraulica delle zone attraversate. I Consorzi di Reno e di Savena non hanno mai avuto competenza sui torrenti in questione, quindi non sono responsabili della loro gestione e manutenzione. L'antico reticolo di canali cittadini, di competenza di "Canali di Bologna", viene regolato tramite paratoie presenti lungo i tracciati, per garantire la distribuzione dell'acqua e la sicurezza idraulica. I problemi causati dal Ravone e dall'Aposa dipendono principalmente dalle coperture degli alvei realizzate nel '900, del tutto insufficienti ad accogliere portate d'acqua eccezionali. La scarsa o nulla manutenzione degli alvei e delle sponde, nei tratti scoperti collinari, causa il trasporto di materiali solidi che ostruiscono il flusso provocando danni ed esondazioni. Tale problema si riscontra anche nel torrente Savena e nel fiume Reno in corrispondenza delle chiuse e dei ponti.

Maria Cecilia Ugolini (curatrice della mostra "Canali nascosti a Bologna" presso l'Opificio delle Acque)