Ho visto un servizio in tv sul caro scuola. Se vogliamo distruggere il commercio è stato costruito il servizio giusto. I giornalisti hanno affermato che si vendono diari a 35 euro, zaini a 200 euro, astucci a 60 euro. Dove si verifica tutto ciò? Nemmeno le marche più conosciute ed utilizzate dai ragazzi applicano questi prezzi. Un diario anche di marca, come Seven.Comix e tanti altri sono prezzati dalle aziende a euro 16.90 massimo 17.90 euro. Continuiamo col ricordare che zaini trolley super attrezzati prezzati e venduti da cartellino a 124 euro, possono essere scontati a inizio scuola, per aiutare le famiglie, gli astucci a 60 euro non esistono, nemmeno il più attrezzato con materiale di marca all'interno costa così. Il prezzo di vendita marcato da cartellino dall'azienda a 34 euro può essere scontato a inizio scuola per supportare ragazzi e famiglie. Sospetto che tale comportamento serva a incentivare gli acquisti nei centri commerciali affermando che non vendono roba di marca. Ma siamo seri? Vorrei farvi sapere che anche noi commercianti al dettaglio non abbiamo solo roba di marca, esiste l'astuccio da vendere a 29 euro, sia quello non di marca che costa 16 euro rifornito di colori, biro, temperino e gomma, il tutto di buona qualità. Non trovo giusto tutto questo terrorismo, questo è il modo migliore per ammazzare il commercio. Il lavoro che svolgiamo quotidianamente nei negozi al dettaglio è corretto. Denise Menarello
IniziativeCaro scuola, non si faccia allarmismo