Ogni anno il 31 dicembre va sempre peggio: cassetti con i libri, un somaro con bastone e carota, un pupazzo azzurro, una figura nera che sbuca da una scatola, degli scacchi, un annaffiatoio... Quest’anno addirittura una fenice transfemminista! Mia nonna si rivolterebbe nella tomba. Da bruciare ci sarebbe comunque l'albero di Natale che è già in piazza e l’aria profumerebbe di pino.
Paola Rovinetti