Un punto a Prato per muovere la classifica ed essere costanti, nei risultati e nelle prestazioni. In casa dello Zenith, l’Imolese si conferma squadra dura da battere, ma anche in un leggero momento di flessione, dopo l’ottimo ultimo mese e mezzo fatto di vittorie e soddisfazioni, soprattutto lontano dalle mura amiche del Galli.
Nulla da rimproverare per i rossoblù, soprattutto a livello di impatto nella gara e nell’atteggiamento mostrato fin dall’inizio, se non poca concretezza sotto porta e una vena propositiva un po’ più scarsa del solito. A testimoniarlo, con esattezza, il primo 0-0 (non capitava dal 15 marzo, nel match casalingo terminato a reti inviolate contro il Prato).
"Il risultato è giusto, anche se la bilancia delle occasioni pende più dalla nostra parte e per questo c’è un po’ di rammarico per non essere riusciti a sbloccarla, ma lo Zenith non ha demeritato il pareggio, anzi, nel finale si è trovata nelle condizioni di colpire, per ben due volte, e di vincere la partita – dice D’Amore –. Ci è mancato solo il gol. Ci è mancato solo quello, anche perché le occasioni eravamo stati in grado di costruircele, anche se poi non siamo stati capaci di sfruttarle. C’è mancata precisione, sia nelle conclusioni, che nei passaggi, così come nei calci piazzati, dove si poteva fare sicuramente meglio, avendone avuti parecchi a disposizione. Però i ragazzi ci hanno provato, sempre e fino in fondo. Poi alla fine abbiamo rischiato qualcosa, ma è nella nostra natura: giocando sempre per far gol e per vincere, diventa normale concedere spazi ai nostri avversari. Onore e merito comunque allo Zenith, che è stata capace di fermarci".
Come sempre schietto e onesto D’Amore, nell’analizzare il quinto pareggio in campionato dell’Imolese, il quarto in trasferta dove il rendimento resta uno dei top nel girone (il secondo in assoluto, meglio fuori casa ha fatto solo il Ravenna).
Da segnalare, poi, nei minuti finali, il nuovo debutto in rossoblù di Mamadou Diawara, l’anno scorso certezza nel centrocampo di D’Amore, rientrato a Imola la settimana scorsa dopo essere stato svincolato nei mesi scorsi. Adesso testa al Bacchilega e al Forlì di Miramari, miglior attacco e capolista del girone D assieme al Tau (entrambe a 36 punti), che domenica arriverà al Galli forte di sei vittorie consecutive e la fama di schiacciasassi assoluta del campionato.
Un derby carico di attesa e di grande importanza per entrambe, e che andrà a chiudere ufficialmente il 2024 dei rossoblù.
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