Tra gli ultimi arrivati in casa Imolese, c’è Salvatore Dario La Vardera, esterno difensivo classe 2002 di proprietà del Cosenza, che lo ha girato in prestito. Un trasferimento chiuso nelle ultime ore di mercato, dopo che il palermitano, protagonista in serie D con la maglia dell’Acireale (19 presenze e 3 gol), era apparso in entrambe le prime due sfide di B giocate dai calabresi di Zaffaroni, che lo ha inserito nei minuti finali delle gare contro Ascoli e Brescia, facendogli assaggiare per la prima volta il calcio dei grandi. L’Imolese, per La Vardera, rappresenterà la vera occasione per mettersi in mostra tra i professionisti.
La Vardera, dal Rigamonti di Brescia a sfidare la squadra di Inzaghi, al Bacchilega, pronto per un nuovo capitolo: tutto un paio di giorni. Quali le sue sensazioni?
"Sono rimasto sorpreso in positivo, le prime impressioni sono state ottime. Il centro tecnico è molto bello, funzionale, mi piace: si può lavorare bene e in serenità. Nonostante sia arrivato da poche ore, mi sono subito trovato a mio agio con i compagni e con l’ambiente in generale. Mi posso dire contento di essere qui a Imola: è una piazza che può darmi tanto e io cercherò di sfruttare al meglio possibile questa opportunità".
L’impatto con il tecnico?
"Non ho ancora avuto modo di conoscerlo approfonditamente, ma ho trovato una persona decisa e concreta, e questo non può che farmi piacere. Sul campo mi sono trovato bene: è uno che fa giocare a pallone".
A livello di ruoli, in carriera, ha dimostrato di essere un giocatore duttile nelle precedenti esperienze: conferma?
"Si, di base sono un esterno basso ma nel settore giovanile, sono stato impiegato come mezz’ala. L’anno scorso ad Acireale, ho giocato prevalentemente come quinto della difesa a sinistra e, quando c’è stata da dare una mano alla squadra, sono stato adattato anche come centrale".
Che effetto le ha fatto esordire in B? Facendo il salto diretto dai Dilettanti.
"Anche se ho giocato solo pochi minuti in entrambe le gare, è stata una grande emozione. E tutto è stato amplificato dalla presenza dei tifosi: col fatto che mancavano da un po’ di tempo sugli spalti, non ero più abituato, è stato qualcosa di indescrivibile, un’esperienza impagabile".
Per questa stagione, quali sono le aspettative in maglia Imolese?
"Essendo il mio primo vero campionato tra i professionisti, punto a crescere e a mettermi in gioco. Il mio scopo sarà quello di aiutare il più possibile i compagni, conquistandomi la fiducia del mister".
Secondo lei, la salvezza è un obbiettivo alla vostra portata?
"Se lavoriamo bene, con tanta umiltà, lavoro e sacrificio, sono convinto che riusciremo a salvarci".
Giovanni Poggi