"Sognare aiuta a vivere meglio". E se a dirlo è coach Mauro Zappi, il nuovo tecnico dell’Olimpia Basket Cspt, significa che il carico di aspirazioni è già allineato con la stagione di B Interregionale. Quella che vedrà le celebrazioni per il ventennale del club di viale Terme, nato nell’estate del 2005.
Coach, come sono stati gli ultimi due mesi?
"Mi sono inserito nel progetto che ho sposato dalla firma del contratto. Mi ha colpito la volontà dell’Olimpia di volere proprio me e il fatto che in pochissimo tempo il gm Danilo Francesconi sia riuscito trasmettermi familiarità e professionalità, che a mio avviso sono imprescindibili, è stato determinante nella scelta. In tre giorni avevo deciso fra le altre trattative che si erano aperte".
Cosa si porta dietro dagli anni imolesi?
"Nell’ultima stagione sono subentrato a coach Marco Regazzi e mi sono trovato a rimodellare quello che non andava, rimettendo in feeling col basket i giocatori cardine della squadra: spero di esserci riuscito. Già in questa esperienza mi sono portato dietro il bagaglio riempito coi tanti allenatori che ho avuto l’onore di assistere. E ho capito che nel basket serve equilibrio".
Fra cosa?
"Fra la mia visione del basket, la natura dei singoli giocatori e il rapporto con la squadra. Io non voglio essere un allenatore-padrone ed è normale che avrò giocatori che potrebbero non incrociarsi col mio basket: il mio lavoro sarà proprio quello di trovare un equilibrio e provare a far combaciare le esigenze".
Che basket sarà il vostro?
"Abbiamo un pacchetto di esterni molto rognoso e un pacchetto di lunghi pesante. Anche in questo caso servirà un bilanciamento fra le diverse dinamicità".
Che campionato sarà la prossima Interregionale?
"È di alto livello e non è certo quello nato due anni fa: si è alzata la serie A2 ed è cresciuto tutto ciò che c’è sotto. Da noi ci sono squadre di alto livello e una logistica impegnativa, anche perché fare 34 partite in 7 mesi spalmate per l’Italia è dispendioso su più livelli, economico e mentale".
Quindi che obiettivo vi date?
"Non mi piace parlare di obiettivi perché è sconveniente e per la mia esperienza possono essere un boomerang: se alzi l’asticella e non è la tua diventa un problema. Ma quello che posso dire a gran voce è che se dal 26 agosto in poi non abbiamo l’ambizione, pur mantenendo i piedi per terra, possiamo stare a casa: perché sognare aiuta a vivere meglio".
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