Imola (Bologna), 10 giugno 2024 – A Imola il Pd resta primo partito con il 43,18%; boom di Fratelli d’Italia (23,69%), che prende voti della Lega crollata al 4,49% e diventata il quinto partito cittadino alle Europee. M5s che non va oltre l’8%. Queste le indicazioni che arrivano dallo spoglio delle schede.
La lunga notte elettorale si apre con l’exploit (atteso) di Fratelli d’Italia: il partito della premier Giorgia Meloni (cresciuto dall’1,9% del 2014 al 3,9% di cinque anni fa) chiude con il 23,69%.
A farne le spese, la Lega. A Imola il Carroccio, che nel 2019 sfiorò il 27% (solo cinque anni prima partiva dal 3,4%), stavolta si ferma sotto il 5%, superato da Movimento 5 Stelle (8,21%, nel 2019, quando amministrava Imola, si attestò come terza forza al 15,3% contro il 18,8% di cinque anni prima) e Alleanza Verdi e Sinistra (6,46%).
Il Pd, che nel 2019 si attestò poco sotto il 37% contro il 58,4% di cinque anni prima, ora viaggia al 43,18%. Completano il quadro Forza Italia con il 4,47% (5,5% nel 2019, quest’anno cinque voti in meno della Lega); Stati Uniti d’Europa con il 3,2%, Azione con il 2,98% e Pace terra e dignità con il 2,42%. Gli altri sotto l’1%.
I risultati delle Europee nel Circondario. Il Pd è primo partito in nove comuni su 10. Il risultato maggiore, superiore anche a Imola, il Partito democratico lo ottiene a Castel San Pietro dove raggiunge il 43,47%. Secondo partito è Fratelli d’Italia al 27,81%, con a distanza M5S (5,92%), Alleanza Verdi e Sinistra – Avs – (5,49%), Forza Italia (4,81%) e Lega (3,99%).
Anche a Medicina gli elettori scelgono il Pd con alte percentuali, superando il 40% (40,7%). FdI arriva al 25,1%, con il M5S fermo a 8,93%, seguito da Avs (5,93%), Lega (5,88%) e Forza Italia (4,53%). Stessa cosa per Mordano, con il Pd al 42,22%, inseguito da Fratelli d’Italia (29,81%) e con a distanza le altre forze politiche: M5S (7,46%), Forza Italia (5,62%), Lega (4,18%) e Avs (4,05%). L’altro comune dove domina il Pd è Casalfiumanese. Qui dai quattro seggi il Partito democratico raggiunge il 40,6%, con FdI al 27,32%. Ampio il divario con il resto: M5S (6,99%), Forza Italia (6,29%), Avs (5,15%) e Lega (5,02%).
Fratelli d’Italia diventa primo partito a Castel del Rio, unico comune del Circondario imolese con un seggio. Con due voti in più dei cittadini FdI supera il Pd (35,77% contro il 35,36%). Terza forza è Stati Uniti d’Europa al 6,07%, alleanza seguita dalla Lega (5,65%), dall’Alleanza Verdi e Sinistra (4,39%) e dal Movimento 5 Stelle (4,18%). Ma le percentuali sono altissime per il partito di Giorgia Meloni, da testa a testa, anche a Fontanelice e Dozza. Nel primo il Pd vince infatti solo di sette voti, con il 34,75% contro il 34,07% di FdI. La terza forza politica è la Lega (6,47%), seguita a ruota da Forza Italia (5,69%), M5S (5,31%) e Avs (4,83%). Nel secondo il partito di Elly Schlein raggiunge il 33,82% con FdI al 31,26%. Il Movimento 5 Stelle arriva a 8,25%, la Lega si ferma a 6,12%, con Avs (5,88%) sopra a Forza Italia (5,72%).
A Borgo Tossignano e Castel Guelfo, nonostante in entrambi i casi vinca il Pd, Fratelli d’Italia raggiunge ottimi risultati. Da una parte ecco il Partito democratico al 37,02% contro FdI al 29,49%. Dall’altra invece i dem arrivano al 37,64% con i meloniani al 28,78%. In questi due comuni si registrano i migliori risultati a livello di Circondario per Lega e Movimento 5 Stelle. I pentastellati infatti, a Borgo Tossignano, sfiorano la doppia cifra (9,59%), mentre il Carroccio arriva al 7,09% a Castel Guelfo. Di seguito le altre percentuali: Avs 6,26%, Lega 4,59% e Forza Italia 4,46% a Borgo Tossignano; M5S 7,46%, Avs 4,65% e FI 4,56% a Castel Guelfo.
Capitolo affluenza. Elettori in calo a Imola e nel resto del circondario, nonostante Fontanelice risulti di gran lunga il comune della provincia nel quale si è votato di più: 74,61% (in linea con il 2019) a fronte di una media del 60,84% metropolitana (in Emilia-Romagna al 59,02%).
A Imola, tra le 15 di sabato e le 23 di ieri, per le elezioni europee si è recato alle urne il 56,2% degli elettori. Nel 2019, quando si votò solo in una giornata (domenica 26 maggio) lo fece il 63,36% degli aventi diritto. Si tratta di un trend negativo ormai consolidato anche in città: nel 2004 (quando però bisognava scegliere anche il nuovo sindaco) votò l’80,24% degli elettori, percentuale scesa al 72,65% nel 2009 e al 68,10% nel 2014.
A Castel del Rio, unico comune con Imola in cui non si è votato per le amministrative, l’affluenza per queste elezioni europee è stata del 52,89%. Nel 2019 fu del 61,16%. Numeri più alti, nonostante la flessione generalizzata, nei comuni in cui (come nel 2019) si è votato anche per eleggere i nuovi sindaci.
A partire dai due più grandi, vale a dire Castel San Pietro, dove ha votato il 65,36% degli aventi diritto (70,78% finale nel 2019), e Medicina il 63,69% (70,66% cinque anni fa). A Dozza siamo al 65,63% ( 68,83% nel 2019) a Mordano 66,79% (74,71%). Castel Guelfo 65,17% contro il 72,15% del 2019.
Per quanto riguarda invece la Vallata del Santerno, a Casalfiumanese ha votato il 62,88% degli aventi diritto (71,24% nel 2019); a Borgo Tossignano il 66,08% contro il 69,24% di cinque anni fa. Fontanelice è come detto al 74,61% (contro il 74,04% definitivo del 2019).