ENRICO AGNESSI
Politica

Alluvione, il capo dei sindaci: “Basta burocrazia, ora servono nuove azioni per case e corsi d’acqua ”

Marco Panieri, primo cittadino di Imola, neo eletto all’Anci Emilia-Romagna: “Noi amministratori locali viviamo sempre più nell’incertezza”

101148449421_ISOLAPRESS_PANIERI_MARCO_2024_3_-91569349

Marco Panieri, 34 anni, sindaco di Imola e presidente dell’Anci Emilia.Romagna

Imola, 25 ottobre 2024 – Meno burocrazia e più tecnici a disposizione per mettere in sicurezza i territori; ma anche utilizzo dei fondi Pnrr non spesi e stanziamento di maggiori risorse per quelle realtà a più alto rischio idrogeologico. La lista delle richieste da indirizzare al Governo la firma il sindaco di Imola, Marco Panieri, da pochi giorni eletto presidente dell’Anci (l’Associazione nazionale dei Comuni italiani) dell’Emilia-Romagna. Perché, dice, “gli amministratori locali vivono una situazione sempre più incerta, che da straordinaria è diventata ordinaria”.

101148449421_ISOLAPRESS_PANIERI_MARCO_2024_3_-91569349
Imola -PANIERI MARCO SINDACO DI IMOLA

Presidente Panieri, quali le opere da inserire nel piano speciale per questa regione martoriata dalle alluvioni?

“Non bisogna rincorrere l’emergenza, bruciando risorse senza ottenere miglioramenti. È ora di riadattare i corsi d’acqua, anche in pianura. Innanzitutto tenendoli puliti, lavorando in maniera costante e intervenendo nel contrasto degli animali all’interno degli argini. Bisogna poi adoperarsi per fronteggiare i cambiamenti in atto: ci sono zone nelle quali serve un nuovo piano casa per trasferire le persone a rischio. E serve sempre più formazione su piani di emergenza e comunicazione”.

Al Governo, invece, cosa chiedete?

“In questa fase di ricostruzione servono sostegno ai bilanci, agevolazioni per l’assunzione di personale e snellimento delle procedure. Oggi le deroghe per gli appalti sono minimi. Come punto di partenza, la conferma dello stato di emergenza è fondamentale. Non deve esserci silenzio da nessuna parte. E bisogna scongiurare tagli e rimodulazioni di spesa per i Comuni, consentendo lo slittamento dei bilanci di previsione al nuovo anno. Vorrei poi capire se chi non ha speso risorse del Pnrr può averle a disposizione per questa partita. Infine si ragioni sull’inserimento, nei criteri per l’accesso al finanziamento, dell’indice di vulnerabilità dei territori”.

Com’è il rapporto con il Governo?

“Su quest’ultima alluvione è stato molto silenzioso, anche se in passato su alcune cose ha mostrato disponibilità. Da presidente dell’Anci regionale non voglio però dividere, ma unire”.

Tre alluvioni catastrofiche in meno di un anno e mezzo in Emilia-Romagna. Prevenzione e gestione dell’emergenza: cosa è mancato?

“È evidente che c’è stato poco tempo a disposizione, non possiamo in uno o due anni risolvere quello che non è stato fatto per trenta o quaranta. Oggi il problema è la quantità d’acqua che cade in poche ore. E anche le previsioni sulle precipitazioni sono difficili da fare, con i vari modelli tra i quali districarsi in poco tempo per adottare provvedimenti importanti. Stiamo mettendo in fila tutto quello che c’è da fare, ma per portare avanti determinate operazioni serve tempo”.

Ormai i cittadini hanno paura ogni volta che piove. Da sindaco dei sindaci dell’Emilia-Romagna, cosa si sente di dire loro?

“Siamo in prima linea per cercare di dare risposte e accompagnare le comunità. Ma ci troviamo tra l’incudine e il martello: molte persone vivono il momento con sofferenza e paura, altre minimizzano le misure che mettiamo in campo durante l’emergenza. In questi casi invece serve gioco di squadra da parte di tutti”.