ENRICO AGNESSI
Economia

Nuovo ponte sul Santerno, si riparte

Finanziato uno studio di fattibilità. Il Comune di Imola ha assegnato 100mila euro ad Area Blu per rimettere in moto l’opera di collegamento Est-Ovest

Il sindaco di Imola Marco Panieri. Lo studio di fattibilità per il ponte è stato inserito nella nota di aggiornamento del Dup approvata dal consiglio comunale

Il sindaco di Imola Marco Panieri. Lo studio di fattibilità per il ponte è stato inserito nella nota di aggiornamento del Dup approvata dal consiglio comunale

Imola, 3 gennaio 2025 – La Giunta prova a rimettere in moto, partendo dai fondi di Autostrade, l’iter per la costruzione del nuovo ponte sul Santerno. Nella nota di aggiornamento al Documento unico di programmazione, approvata nei giorni scorsi dal Consiglio comunale, è stata infatti inserita la “ripresa dello studio di fattibilità” per l’opera attesa ormai da decenni e destinata a migliorare la viabilità lungo l’asse Est-Ovest della città. E ora attraverso un ulteriore atto, in questo caso dirigenziale, il Municipio ha stanziato anche le risorse necessarie alla predisposizione del documento per le alternative progettuali. Nel dettaglio, si tratta di 100mila euro, destinati ad Area Blu, che arrivano dalla convenzione sottoscritta la scorsa primavera per le opere compensative legate alla realizzazione della quarta corsia della A14.

Nel Documento unico di programmazione, si evidenzia la necessità (sottolineata in sede di discussione anche dal consigliere comunale della Lega, Daniele Marchetti) di “realizzare il collegamento tra via Emilia e via Lughese” e così evitare che “il traffico veicolare, anche di mezzi pesanti, proveniente da Castel Bolognese, debba attraversare via Resistenza per raggiungere l’Autostrada”.

Per dare concretezza ai buoni propositi è però necessario, sempre secondo quanto indicato dalla Giunta nel Dup, da un lato stringere i tempi per lo studio di fattibilità e dall’altro “avviare un confronto con gli ordini professionali del territorio”.

L’iter relativo a una delle opere pubbliche più attese per il futuro della città, progetto che fino a una decina di anni fa fa il Comune contava di portare avanti proprio con i fondi per l’ampliamento della A14 poi dirottati sul completamento della Bretella, è fermo ormai da tempo. E così anche il dibattito pubblico relativo all’intervento.

A luglio 2019, l’allora giunta guidata dal M5s provò ad anticipare di un anno lo studio di fattibilità, il cui costo era quantificato già all’epoca in 100mila euro, in modo da “accelerare il percorso e l’eventuale finanziamento dell’opera”; anche facendo ricorso a contributi esterni. Sempre di quel periodo è l’approvazione bipartisan, in Regione, di un documento nel quale si chiedeva alla Giunta dell’ente di viale Aldo Moro di “avviare nel più breve tempo possibile un confronto con il Comune di Imola per verificare le possibili forme di contribuito finanziario per sostenere l’intervento del ponte sul Santerno, una volta che sarà completato lo studio di fattibilità previsto dall’accordo A14”. E nel contempo, la Regione chiedeva a sua volta al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di “concludere l’iter approvativo della quarta corsia”, propedeutico all’intesa di cui sopra.

Nel 2023, però, dopo che per un periodo la stessa Regione è sembrata volersi smarcare dal progetto, nell’elenco triennale dei lavori pubblici del Comune era sparito ogni riferimento (sotto forma appunto di studio di fattibilità) al nuovo ponte sul Santerno. “Se partono i lavori per la Quarta corsia, possono esserci novità positive anche lì”, aveva rassicurato all’epoca l’assessore Pierangelo Raffini.

Quel cantiere è in effetti partito ma, complici le alluvioni, nei mesi successivi l’attenzione del Comune si è tuttavia progressivamente spostata sulla costruzione di un altro attraversamento del fiume, quello in sostituzione dell’esistente alla Tosa, che la Giunta conta oggi di portare a termine nel 2026 grazie a 5,4 milioni del Pnrr e a un contributo di Sacmi su progettazione dell’opera e realizzazione di una delle due rotatorie (solo quest’ultima vale 440mila euro) di raccordo.

Oggi questo ulteriore passaggio che segna una importante novità verso la realizzazione di un intervento chiesto a gran voce dai cittadini e dalle imprese del territorio.