Imola, 26 aprile 2024 – In crescita, più alto rispetto alla media nazionale, ma ancora molto lontano da quello di Bologna e sempre dietro a Castel San Pietro Terme nel circondario. È il reddito degli imolesi, secondo la fotografia che emerge dalle dichiarazioni 2023 (anno di imposta 2022) rese note in questi giorni dal ministero dell’Economia e delle finanze.
In città, l’imponibile Irpef pro capite è in media di 24.191 euro. Si tratta appunto di un reddito più alto dei 23.650 euro riscontrati nel resto del Paese e che, in linea con il trend registrato sempre a livello nazionale, risulta in aumento rispetto ai 23.345 euro di un anno fa.
A livello provinciale, il capoluogo resta lontano. A Bologna il reddito medio è infatti di 27.626 euro. Restringendo invece l‘analisi al solo circondario, resta la distanza ormai storica con Castel San Pietro Terme, dove l’imponibile sale a 24.429 euro contro i 23.536 euro di un anno fa.
Per quanto riguarda gli altri otto comuni, la situazione sembra rispecchiare i valori storici del territorio. Dozza, in virtù dei suoi 23.866 euro di reddito imponibile annuo (erano 22.866 un anno fa), stacca Castel Guelfo, che passa da 22.271 a 23.367 euro nel giro di dodici mesi. E poi ecco Medicina, che cresce da 21.685 a 22.571 euro, e Mordano, da 21.405 a 22.078 euro in un anno.
Venendo infine alla Vallata del Santerno, come di consueto i redditi medi diminuiscono all’aumentare dalla salita. A Casalfiumanese l’imponibile annuo cresce da 20.758 a 21.737 euro; quello di Borgo Tossignano da 19.941 a 20.606 euro; quello di Fontanelice da 19.124 a 20.281 euro; quello di Castel del Rio da 18.748 a 19.722 euro.
Quanto all’Italia nel suo complesso, il reddito medio delle dichiarazioni ammonta per l’anno d’imposta 2022 a 23.650 euro, in aumento del 4,9% rispetto all’anno precedente. Merito, dice il Mef, dell’incremento dei redditi da pensione, da lavoro dipendente e da lavoro autonomo.
Nel 2023 a livello nazionale sono state circa 42 milioni le dichiarazioni (+1,3% del 2022). L’analisi territoriale mostra che la regione con reddito medio più elevato è la Lombardia (27.890 euro), seguita dalla provincia autonoma di Bolzano (27.230 euro), mentre la Calabria è quella con il reddito più basso (17.160 euro). "Persiste una distanza significativa tra il reddito medio delle regioni centro-settentrionali e quello delle regioni meridionali e le isole", visto che in Sicilia si ferma a 18 mila euro e in Sardegna a 19 mila, sottolinea il Mef.
Tornando ai comuni, la situazione è più variegata. La classifica dei 30 più ricchi, guidata da Portofino che stacca di gran lunga tutti con un reddito medio che sfiora i 100mila euro, vede a seguire Lajatico, in provincia di Pisa, dove 965 contribuenti dichiarano in media 56 mila euro annui. Il terzo posto va a Basiglio (Milano), con 53 mila euro. Dei 30, ben 16 sono comuni lombardi (Milano è al tredicesimo posto con 37mila euro) e 10 piemontesi (ma Torino non c’è, piazzata solo al 363esimo posto con 27mila euro di reddito).