ENRICO AGNESSI
Economia

Imolesi, sale il reddito: ma Castel San Pietro rimane in testa. Bene Dozza e Medicina

In cresc ita l’imponibile Irpef pro capite che tocca la media di 24.191 euro La distanza da Bologna è però ancora alta e difficilmente raggiungibile Maglia nera a Castel del Ri o. Crescita per Castel Guelfo e Mordano

La città sede dell’Autodromo ha un trend maggiore di quello riscontrato nel resto del Paese

La città sede dell’Autodromo ha un trend maggiore di quello riscontrato nel resto del Paese

Imola, 26 aprile 2024 – In crescita, più alto rispetto alla media nazionale, ma ancora molto lontano da quello di Bologna e sempre dietro a Castel San Pietro Terme nel circondario. È il reddito degli imolesi, secondo la fotografia che emerge dalle dichiarazioni 2023 (anno di imposta 2022) rese note in questi giorni dal ministero dell’Economia e delle finanze.

In città, l’imponibile Irpef pro capite è in media di 24.191 euro. Si tratta appunto di un reddito più alto dei 23.650 euro riscontrati nel resto del Paese e che, in linea con il trend registrato sempre a livello nazionale, risulta in aumento rispetto ai 23.345 euro di un anno fa.

A livello provinciale, il capoluogo resta lontano. A Bologna il reddito medio è infatti di 27.626 euro. Restringendo invece l‘analisi al solo circondario, resta la distanza ormai storica con Castel San Pietro Terme, dove l’imponibile sale a 24.429 euro contro i 23.536 euro di un anno fa.

Per quanto riguarda gli altri otto comuni, la situazione sembra rispecchiare i valori storici del territorio. Dozza, in virtù dei suoi 23.866 euro di reddito imponibile annuo (erano 22.866 un anno fa), stacca Castel Guelfo, che passa da 22.271 a 23.367 euro nel giro di dodici mesi. E poi ecco Medicina, che cresce da 21.685 a 22.571 euro, e Mordano, da 21.405 a 22.078 euro in un anno.

Venendo infine alla Vallata del Santerno, come di consueto i redditi medi diminuiscono all’aumentare dalla salita. A Casalfiumanese l’imponibile annuo cresce da 20.758 a 21.737 euro; quello di Borgo Tossignano da 19.941 a 20.606 euro; quello di Fontanelice da 19.124 a 20.281 euro; quello di Castel del Rio da 18.748 a 19.722 euro.

Quanto all’Italia nel suo complesso, il reddito medio delle dichiarazioni ammonta per l’anno d’imposta 2022 a 23.650 euro, in aumento del 4,9% rispetto all’anno precedente. Merito, dice il Mef, dell’incremento dei redditi da pensione, da lavoro dipendente e da lavoro autonomo.

Nel 2023 a livello nazionale sono state circa 42 milioni le dichiarazioni (+1,3% del 2022). L’analisi territoriale mostra che la regione con reddito medio più elevato è la Lombardia (27.890 euro), seguita dalla provincia autonoma di Bolzano (27.230 euro), mentre la Calabria è quella con il reddito più basso (17.160 euro). "Persiste una distanza significativa tra il reddito medio delle regioni centro-settentrionali e quello delle regioni meridionali e le isole", visto che in Sicilia si ferma a 18 mila euro e in Sardegna a 19 mila, sottolinea il Mef.

Tornando ai comuni, la situazione è più variegata. La classifica dei 30 più ricchi, guidata da Portofino che stacca di gran lunga tutti con un reddito medio che sfiora i 100mila euro, vede a seguire Lajatico, in provincia di Pisa, dove 965 contribuenti dichiarano in media 56 mila euro annui. Il terzo posto va a Basiglio (Milano), con 53 mila euro. Dei 30, ben 16 sono comuni lombardi (Milano è al tredicesimo posto con 37mila euro) e 10 piemontesi (ma Torino non c’è, piazzata solo al 363esimo posto con 27mila euro di reddito).