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Imola Città del pianoforte, Scala: "Una grande responsabilità"

Il direttore dell'Accademia Pianistica commenta l'approvazione dell'ordine del giorno da parte del Consiglio comunale. Che però resta diviso

Il maestro Scala e il presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano

Il maestro Scala e il presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano

Imola, 5 novembre 2016 - "E' un punto di partenza, non di arrivo, e si tratta per noi di una grande responsabilità. Bisogna rivedere infatti l'Accademia in un contesto diverso, e alzare ancora di più il livello qualitativo dato che viviamo nell'unica città al mondo che si può identificare nel pianoforte. Uno strumento musicale che è stato utilizzato anche in contesti popolari, ma che noi tentiamo di valorizzare dal punto di vista professionale, aiutando i giovani che hanno talento. Tutto ciò in un momento difficile anche per il concertismo". Questo il commento del fondatore e direttore dell'Accademia Pianistica di Imola, il maestro Franco Scala, dopo l'ordine del giorno approvato dalla maggioranza in Consiglio comunale per fare di Imola la 'Città del pianoforte'.

Un documento che, come rimarca il capogruppo del Pd, Marcello Tarozzi, chiede alla Giunta "non solo di apporre cartelli appositi in città", ma anche di "intervenire con le istituzioni nazionali per fare riconosce tale peculiarità a Imola" e soprattutto "vedere riconosciute in futuro anche risorse economiche nazionali per il sostegno della cultura musicale".

L'opposizione però resta critica. "Il Pd promuove la 'Città del pianoforte'? Bisogna essere veramente degli ipocriti patentati per arrivare a tanto - sbotta Simone Carapia (FI) -. Dopo che il sindaco si è fatto pubblicità con la questione Formula 1, adesso se la vuole fare con l’Accademia pianistica, dopo che lui e i suoi predecessori l’hanno sempre snobbata e mai presa in considerazione seriamente, visto che nel 2012 la città  ha perso una delle più importanti collezioni al mondo di pianoforti. Parlerò direttamente con il maestro Scala rinnovandogli i complimenti e spiegandogli perché non ho voluto partecipare al voto di questa pagliacciata ipocrita che ha lo scopo di pubblicizzare unicamente il primo cittadino dopo il flop F1".