I murales di Restart a Imola cancellano il degrado

La kermesse si è conclusa nel segno della pulizia e del recupero dei muri delle vie Zanotti e Farolfi. Gli street artist si sono sbizzarriti esplorando il tema della sostenibilità e del legame con la natura

Restart

Tanti gli artisti all’opera. Cesare Bettini, direttore artistico di Restart: “Il progetto di quest’anno è più intimo e strettamente legato allo sviluppo della città”

Imola, 4 novembre 2024 – Colori contro il degrado. Si è conclusa ieri, con un evento un po’ più lungo del previsto, l’edizione 2024 di RestArt. Grazie ai giorni extra, il team ha avuto la possibilità di intervenire sui muri dei sottopassi ferroviari delle vie Zanotti e Farolfi, pulendo e preparando accuratamente le superfici, che sono state trasformate in fondali ideali per accogliere le nuove opere di street art e arte contemporanea.

In queste settimane (la manifestazione è cominciata il 18 ottobre), i visitatori hanno avuto la possibilità di assistere alla creazione delle opere in tempo reale, in un’atmosfera che ha arricchito ulteriormente l’obiettivo di rigenerazione urbana e la valorizzazione del quartiere Pontesanto. Gli artisti di quest’anno – tra cui nomi noti come Rise, Rame 13, Ypsilon, Bibbito, Sper, Zeta, Whyes, Pasa, Sowet, Sestone, Argo, Dangerosa, Iambelucci e James Vega – si sono alternati sui muri per dare vita a opere che esplorano il tema della sostenibilità e del legame tra natura e città.

Tanti gli artisti all’opera. Cesare Bettini, direttore artistico di Restart: "Il progetto di quest’anno è più intimo e strettamente legato allo sviluppo della città"
Tanti gli artisti all’opera. Cesare Bettini, direttore artistico di Restart: "Il progetto di quest’anno è più intimo e strettamente legato allo sviluppo della città"

“Tanti curiosi e appassionati sono accorsi per ammirare le fasi di creazione – raccontano i promotori del Festival –. Questo coinvolgimento della comunità locale sottolinea il valore di RestArt come evento che unisce artisti e cittadini, offrendo un’occasione per vivere insieme l’arte nello spazio urbano".

Anche quest’anno l’evento è stato possibile grazie al contributo della Regione Emilia-Romagna, della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola e dei partner locali Avis Imola, Cromia Srl, La Bcc Ravennate, Forlivese e Imolese, Conad Montericco e Sacmi.

L’evento rientra nel cartellone di Bologna Estate 2024, il programma di iniziative culturali promosso e coordinato dal Comune emiliano e dalla Città metropolitana, in collaborazione con il Territorio Turistico Bologna-Modena.

Gli artisti di Restart
Gli artisti di Restart

“Il progetto di quest’anno è più intimo e strettamente legato allo sviluppo della città – spiega Cesare Bettini, direttore artistico di Restart –. La nostra città è cresciuta, così come il Festival negli ultimi anni. Approfittiamo dei progetti comunali di trasformazione urbanistica per connettere, attraverso la nostra arte, la zona industriale con il centro storico. Abbiamo deciso di concentrarci su questi due sottopassaggi per riassumere ciò che è stato il Restart in questi dieci anni, dal punto di vista artistico: una parte più ‘urban’ e legata ai graffiti, e un’altra più illustrativa, dedicata alle nuove forme espressive dell’arte urbana, per differenziare i due spazi”.