Imola, 18 ottobre 2023 - A Imola si impara il romagnolo. A partire da venerdì 20 ottobre, per almeno tre mesi, si terrà infatti al ‘Fuori Porta Caffè’, in via Cogne 31, un corso di lingua romagnola. A tenerlo, ci sarà Fabrizio ‘Caveja’ Barnabè, 35 anni, cantautore in lingua romagnola e coordinatore del movimento ‘Autonomia Romagna’. Ma soprattutto, giovane faentino appassionato della cultura della nostra regione.
Fabrizio, da dove parte la sua passione per la lingua Romagnola?
"Nasce per poter ritrovare le mie radici. Mi ricordo che da piccolo sentivo spesso i miei nonni parlarlo, ma non mi aveva mai incuriosito al punto da apprenderlo. Intorno ai vent’anni, un po’ per ritrovare me stesso, mi sono messo a studiarlo".
Da dove nasce l’idea di fare un corso?
"L’idea è nata da una ragazza finlandese. Stava facendo un progetto europeo a Faenza, specializzato sulla tutela delle minoranze linguistiche, come ad esempio la lingua galiziana. Cercò di fare questo progetto con una lingua ‘non ufficiale’ come lo è il romagnolo. Il nostro primo corso lo abbiamo fatto intitolandolo ‘Aperitrèb’ a Faenza. Purtroppo per ovvi motivi non riusciamo ad avere più di trenta persone a lezione, quindi, sulla base di numerose richieste al di fuori del territorio faentino, siamo arrivati qui a Imola e Forlì".
Qual è l’obiettivo del corso?
"Lo scopo principale è quello di avvicinare i giovani alla cultura romagnola, anche se devo dire che sono proprio i ragazzi di venti anni, che per ora ci hanno dato maggiore soddisfazione. Se non si fanno attività di questo tipo, la lingua muore. E non la fai morire, se fai appassionare le geneazione più giovani. Il costo è di 5 euro a lezione con consumazione obbligatoria del bar che ci ospita, è accessibile a tutti".
Non pensa quindi, che i giovani di oggi siano poco inclini alla cultura romagnola?
"Assolutamente no, scardiniamo questo stereotipo, anzi! Ho trovato più ostilità, rigetto e scetticismo da parte di persone che hanno sessant’anni. Purtroppo quella è una generazione che è stata convinta a ritenere la lingua romagnola come qualcosa di ‘vecchio’ da abbandonare. I ragazzi più giovani non hanno subito questa narrazione, quindi ne sono più affascinati".
Qual è un episodio singolare a cui è capitatodi assistere durante il corso?
"Tutti quelli che sanno una lingua in più oltre l’italiano, nei momenti in cui cerchiamo di fare conversazione, nel momento in cui cercano di parlare romagnolo finiscono per mischiare le lingue. Ho sentito frasi in cui si mischiano romagnolo, francese e inglese. Si attinge a quelle aree del cervello che sono di lingua straniera e si inizia a stimolare quest’ultima. E se si ha una lacuna, si sopperisce con una parola straniera. Senza contare che si sono iscritti anche degli stranieri!".
Informazioni. Il corso si tiene fra le 19 e le 20.30 è per principanti assoluti (orientativamente under 40 ma è aperto a tutti). Prenotazioni al numero 339 166 9806 (whatsapp).