West Nile, FdI:: "Ormai è tardi, a Imola spesi pochi soldi"

Il virus West Nile si diffonde in Emilia-Romagna e Fratelli d’Italia critica le misure adottate, definendole inefficaci e tardive.

West Nile, FdI:: "Ormai è tardi, spesi pochi soldi"

Il virus West Nile si diffonde in Emilia-Romagna e Fratelli d’Italia critica le misure adottate, definendole inefficaci e tardive. Il capogruppo Simone Carapia accusa il Comune di Imola di non aver affrontato adeguatamente il problema delle zanzare, aumentando il rischio di trasmissione della malattia.

Il virus West Nile avanza e Fratelli d’Italia attacca: "E’ come chiudere la stalla dopo che i buoi sono scappati", afferma il capogruppo FdI nel circondario imolese Simone Carapia (foto) all’indomani del giro di vite annunciato dalla Regione alla luce del moltiplicarsi dei casi di infezione in particolare nella parte centrale della regione (Bologna, Modena e Reggio). Carapia punta il dito in particolare contro il Comune di Imola. "Tutti gli anni- –afferma l’esponente FdI – assistiamo a un inasprimento della fastidiosa infestazione di zanzare che crea molto disagio e quindi lamentele tra la popolazione, ma quest’anno siamo andati oltre. Ora esiste un grosso rischio, anche a livello locale, che tra le malattie trasmesse da questi insetti si manifesti la malattia infettiva West Nile (ci sono molti casi in Emilia-Romagna e anche nella nostra Provincia). Una malattia virale che nel 2% dei casi delle persone colpite porta fino al decesso".

A fronte di un "rischio così grave – prosegue Carapia – ancora una volta assistiamo continuamente a interventi inefficaci che vengono utilizzati come specchietto per le allodole visti i risultati prodotti. Non servono analisi o chiacchiere, chiunque se ne rende conto quando viene troppo spesso pizzicato. Il Comune dichiara di spendere circa 35.000 euro all’anno per la lotta alle zanzare, ma chiaramente ciò che ha fatto finora è stato assolutamente insufficiente. Dichiara di fare sei trattamenti all’anno in 20.000 pozzetti fognari e dalle analisi risulterebbero per quasi il 100% esenti da larve. A fronte di affermazioni così forti sarebbe interessante vedere in realtà quante analisi vengono fatte perché sono numeri poco credibili".