West Nile, come prevenire l’infezione

Un uomo di 76 anni è stato ricoverato in ospedale a seguito di una puntura. Le raccomandazioni dell’Ausl: “Evitate l’acqua stagnante e prati incolti”

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Fondamentale l’azione di prevenzione di disinfestazione dalle zanzare

Imola, 21 agosto 2024 – Il primo caso di West Nile Virus (virus della Febbre del Nilo) registrato quest’anno nel circondario, che ha provocato il ricovero di un uomo di 76 anni di Casola Canina, in prognosi riservata all’ospedale Santa Maria della Scaletta con una forma neuro-invasiva, riporta d’attualità le raccomandazioni arrivate dall’Ausl.

Oltre che fastidiose, le punture di insetti come zanzare, zecche e pappataci possono infatti trasmettere batteri, virus e altri parassiti che causano malattie. Malattie che possono essere importate dai Paesi tropicali, come la Zika o la Chikungunya o la Dengue; o che da anni sono stabilmente presenti in Italia, vedi il Toscana Virus, la Lishmania o appunto il West Nile Virus. Per spiegare agli imolesi come difendersi al meglio, l’Ausl ha stilato una piccola ma preziosa guida assieme a Francesco De Dominicis, del dipartimento di Sanità pubblica dell’Azienda sanitaria locale.

West Nile, i consigli per prevenirla

"Fuori casa dobbiamo evitare zone infestate da zanzare, come ad esempio specchi d’acqua stagnante, prati incolti con erba molto alta – ricorda De Dominicis –. In secondo luogo, è consigliato indossare un abbigliamento con colori chiari (le zanzare sono attratte dai colori scuri). Ulteriore aiuto deriva dall’utilizzo dei repellenti anti-insetti. All’aperto possiamo usare anche degli strumenti come zampironi ricordandoci che la loro efficacia è nel raggio di massimo quattro metri. Lampade a olio con repellente non sono utili, in quanto l’aria calda è più leggera e quindi il repellente viene sparato in alto dove non ci sono zanzare. Si consiglia di controllare i tombini e tutti quei luoghi dove potrebbe ristagnare acqua, come ad esempio sottovasi".

Come scegliere i repellenti giusti

Sempre per quanto riguarda i repellenti, dal dipartimento di Sanità pubblica dell’Azienda sanitaria locale raccomandano prudenza. "È sempre utile leggere le etichetta per comprendere per quali vettori sono stati testati, la maggior parte dei prodotti in vendita sono efficaci contro le zanzare e le zecche e pappataci, difficilmente contro pidocchi e cimici – sottolinea De Dominicis –. Utilizzare solo prodotti che in etichetta riportano la dicitura presidio medico chirurgico e che quindi sono stati registrati dal ministero della Salute. Sono prodotti efficaci e che non provocano danni alla salute e all’ambiente se usati, come detto, secondo le istruzioni in etichetta".

Attenzione poi ai principi attivi. "Quella di comprovata efficacia sono: Deet (dietitoluamide); Icaridina/picaridina; IR3535 o Etil-butilacetilaminopropionato; Paramatandiolo (Pmd o Citriodiol) – conclude De Dominicis –. Tutte le formulazioni che contengono citronella, lavanda, bergamotto non garantiscono efficacia".