CLAUDIO BOLOGNESI
Cronaca

Vini moldavi in Accademia: la cucina del territorio incontra la cantina più grande al mondo

La delegazione locale ha incontrato l’azienda ‘Milestii Mici’ che vanta il Guinnes World Records. I piatti della tradizione, preparati dal ristorante ’Soffi di vento’, abbinati alle proposte vinicole

L’incontro tra la delegazione dell’Accademia e i produttori vinicoli moldavi

L’incontro tra la delegazione dell’Accademia e i produttori vinicoli moldavi

La delegazione guidata da Andrea Stanzani nell’ultima conviviale è andata alla scoperta di una realtà vinicola ai più sconosciuta, ma che vanta il Guinnes World Records per ospitare la più grande collezione di vini al mondo. Su due piedi, la domanda che sorge spontanea è: dove si troverà questo paradiso dei vini, in Francia o forse nel nostro Bel Paese? Risposta errata, in ognuno dei due casi, perché se tra Alpi e Oltralpe si battaglia ogni anno per svettare al primo posto della produzione, riguardo alla cantina più grande del pianeta dubbi non ce ne sono, ed è peraltro geograficamente lontanissima dalla nostra Italia.

A ospitarla è infatti la Moldavia e la cantina è l’azienda vinicola Milestii Mici che conta, certificate appunto dal Guinness World Records, la bellezza di oltre due milioni di bottiglie, conservate a una profondità che va da 40 a 80 metri in una cantina sotterranea che negli anni ha raggiunto i duecento chilometri di gallerie. Una cantina, insomma, lunga da Castel San Pietro a Milano, su per giù.

Potrà sorprendere la collocazione, ma solo chi non è un vero esperto di storia della viticoltura, visto che le prime coltivazioni della storia avvennero proprio nella zona caucasica, tra il Mar Nero e il Caspio. Inoltre, non va dimenticato che la Moldavia è stata una delle principali cantine dell’immensa Unione Sovietica, con numeri di bottiglie da capogiro.

La delegazione di Castel San Pietro-Medicina, così, ha deciso di abbinare ai piatti sapientemente realizzati dalla brigata di cucina del ristorante ’Soffi di Vento’ di Ozzano dell’Emilia proprio due vini moldavi. Ad accompagnare gli antipasti (tortellini fritti con salsa di parmigiano e crostini di polenta con squacquerone e pomodorini confit) e i due primi (tra cui il tortello mascarpone e porcini) è stato così il Viorica Chateau dell’azienda più premiata al mondo dal 2021, la moldava Purcari.

Ai secondi piatti, invece, è stato abbinato il rosso sempre ‘made in Moldavia’ Fautor Winnert, miglior blend del mondo nel 2022. Dopo questa singolare parentesi, la delegazione castellana si prepara ora all’Ecumenica, la cena più importante dell’anno per le delegazioni di tutta Italia. L’appuntamento è tra una settimana, giovedì 17 ottobre, alla Cantina Cesari, tanto per stare in tema di eccellenze vinicole, questa volta locali, che hanno però saputo conquistare il mercato mondiale del vino.