REDAZIONE IMOLA

Velox, lite infinita La Lega sfida Brighi Ira dei consumatori

Il consigliere Carapia: "Esibisca il piano di controlli inviato in Prefettura". Mario Gatto: "I rilevatori arancioni sono tutto fuorché regolari".

Velox, lite infinita La Lega sfida Brighi Ira dei consumatori

Fanno discutere le dichiarazioni del comandante della polizia locale, Daniele Brighi, sull’attivazione degli autovelox mobili in alcune delle strade principali della città. In un’intervista pubblicata ieri su queste pagine, il capo dei vigili ha infatti motivato la loro accensione con un aumento degli incidenti stradali; e ha ribadito la corretta dell’operato degli agenti del comando di via Pirandello. Il leghista Simone Carapia, in particolare, torna però a contestare le modalità di utilizzo degli strumenti. E protesta anche l’associazione Globo consumatori, alla quale si sono rivolti sei automobilisti imolesi per fare ricorso.

"I cartelli di rilevamento velocità non potevano essere installati nel periodo di inattività – osserva Carapia – perché la circolare Minniti specifica chiaramente che la segnaletica fissa può essere installata solo se lo strumento è attivato su preventiva pianificazione coordinata dei controlli, con frequenza stabilita e non occasionale. E come spiega Brighi che sono cinque anni che la segnaletica è installata a dispositivo disattivato? Esibisca il piano coordinato di controlli che ha inviato in Prefettura cinque anni fa (che non c’è). Quest’installazione illegittima ha tratto in inganno gli automobilisti per anni, fino a farli cadere nella trappola".

Quanto all’utilizzo di auto civetta (o in borghese) per sorvegliare le colonnine arancioni, "è totalmente contrario al principio di visibilità" previsto dalla normativa. Infine, il tema dell’aumento degli incidenti stradali. "Come mai il 90% dei sinistri avviene in condizioni di pioggia o con asfalto bagnato? - domanda l’esponente di opposizione parlando in particolare della Bretella –. Ora assistiamo ad automobilisti che sfrecciano ugualmente nell’asse e in prossimità del cabinotto frenano bruscamente fino ai 60kmh (creando situazioni di pericolo) per poi riprendere la marcia veloce. È così che si garantisce l’abbassamento del tasso di incidentalità?". E ancora: "L’ovvio incremento dei sinistri è dovuto al fatto che la Polizia locale oggi li rileva sui nove comuni del circondario. Anni fa, quelli che si verificavano nei comuni della Vallata, a Mordano o Castel Guelfo venivano rilevati nella quasi totalità dai carabinieri. Cosa che non avviene più".

Promette battaglia anche Mario Gatto, presidente nazionale di Globo consumatori: "I ‘barilotti arancioni’ sono tutto fuorché regolari. La funzionalità dell’apparecchio di rilevamento deve essere effettuata sul luogo di installazione e deve esserne redatto il Relativo Verbale di Funzionalità firmato da chi ha effettuati i controlli. Ovviamente sempre che l’apparecchiatura goda di opportuna e dimostrata omologazione (e non solo di approvazione)".