REDAZIONE IMOLA

Università di Bologna: novità per Meccatronica e Tecnologie informatiche a Imola

Dal 2025/2026, Meccatronica si sposta a Bologna, mentre Imola potenzia Tecnologie informatiche. Atteso bando per nuovo studentato.

L’Università si riorganizza: "Nuove esigenze formative"

La sede imolese dell’Università di Bologna

Due novità in vista per la sede imolese dell’Università di Bologna. A partire dall’anno accademico 2025/2026, infatti, l’Alma Mater ha deliberato una revisione strategica nella distribuzione delle attività formative del corso di laurea in Meccatronica: i primi due anni saranno centralizzati a Bologna, mentre a Imola resterà attivo il terzo anno caratterizzato dai tirocini in numerose aziende del territorio.

Allo stesso tempo, il polo universitario di Imola verrà potenziato attraverso il rafforzamento del corso in Tecnologie dei sistemi informatici: dopo aver registrato negli anni precedenti un numero di richieste di iscrizione nettamente superiore ai posti finora disponibili, sarà infatti ampliato per rispondere così alla crescente domanda formativa.

"La decisione di riorganizzare il corso di laurea in Meccatronica rappresenta un’evoluzione che tiene conto delle nuove esigenze formative del territorio – commenta Silvia Poli, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, storica sostenitrice dell’Alma mater in città –. Siamo orgogliosi di aver contribuito a creare un modello unico di collaborazione tra Università e aziende, che continuerà a essere un punto di forza per Imola. Al tempo stesso, il rafforzamento del corso di laurea in Tecnologie dei sistemi informatici segna un passo avanti verso una formazione sempre più rispondente alle richieste del mercato del lavoro, alle aspirazioni dei ragazzi e alle sfide della trasformazione digitale. La Fondazione rimane fermamente al fianco dell’Università e delle imprese per garantire opportunità concrete ai giovani e valore aggiunto al nostro territorio".

Ancora nessuna novità, invece, sul fronte del nuovo bando per la costruzione dello studentato da 50 posti letto all’Osservanza. L’apertura della gara, attesa a giorni, porterà a due anni di cantiere a partire dal 2025 con consegna dell’opera nell’ultima parte del 2026.

Il primo bando per il rilancio dei padiglioni 7-9 e 16-18, aperto a inizio 2023, è infatti andato deserto a causa dei rincari dei materiali per l’edilizia. Dopo l’aggiornamento dei costi, ora siamo sui 7,5 milioni di euro tra progettazione, sicurezza ed esecuzione dei lavori. A conti fatti, circa mezzo milione in più rispetto a quanto previsto; a differenza del progetto iniziale, i lavori non comprenderanno però, almeno per il momento, la parte relativa alle aule e ai laboratori.

La sede imolese dell’Alma Mater si articola oggi in diversi plessi nei quali si svolgono le attività didattiche e di ricerca di vari corsi di laurea (13 nell’ultimo anno accademico), post-laurea e un dottorato di ricerca. Gli studenti che frequentano nella città del Santerno sono attorno al migliaio.