MARCO PRINCIPINI
Cronaca

Unione, le nomine in giunta. Carapia (FdI) va all’attacco:: "Il solito ’poltronificio’ del Pd"

Il consigliere meloniano non fa sconti all’assegnazione delle deleghe fatta dal sindaco Panieri "Su Polizia locale e urbanistica lo aspetteremo al varco. Verificare i costi dei servizi associati" .

Simone Carapia, consigliere di Fratelli d'Italia

Simone Carapia, consigliere di Fratelli d'Italia

Non è andata giù ai rappresentanti di Fratelli d’Italia al Nuovo Circondario Imolese la modalità di distribuzione delle deleghe ai sindaci che compongono la giunta dell’unione. "Modello ‘pani e pesci’ – attacca Simone Carapia, capogruppo di FdI presso l’ente di via Boccaccio -. L’ennesima logica spartitoria con le quali il ‘poltronificio Panieri e Pd’ usa in modo spregiudicato le istituzioni cittadine".

Parole forti: "Le nuove nomine non seguono alcuna necessità territoriale ma meramente logiche della famiglia Pd – continua -. Panieri ha dato deleghe a tutti i sindaci senza alcuna competenza e questo mostra tutta la debolezza del presidente e di un’unione nata vent’anni fa per garantire il potere alla federazione Pd imolese sul territorio".

Poi entra nel dettaglio: "Con la nomina a sue vice, Panieri si è tenuto buone la plenipotenziaria locale del partitone, Francesca Marchetti, e quella Beatrice Poli che governa e decide per tutti nella vallata – attacca Carapia -. Aspetteremo al varco il primo cittadino di Imola sulle sue deleghe. La Polizia Locale è da riorganizzare e migliorare perché siamo ai minimi storici".

Non solo. "La Pianificazione Urbanistica e Pug, con i quali si decideranno le future sorti del territorio, hanno raccolto tante osservazioni e tanti mal di pancia quindi qualche problema grosso ci sarà – aggiunge -. Per non parlare dello sviluppo economico e dei progetti europei che immagino non si risolleveranno, come ventilato, con una convention autoreferenziale da stati generali sul Santerno".

E sono piccate pure le considerazioni sull’operatività del Circondario: "Servizi associati dove i Comuni partecipano a seconda e alla bisogna – è un fiume in piena Carapia -. Economicità e risparmio per i cittadini? Tutti da verificare. L’importante è continuare a preservare il potere governando un ente di secondo grado che di autonomo e di agibilità amministrativa, ma anche politica, non ha nulla. Un oggetto misterioso che non porta valore aggiunto al territorio e maschera un’autonomia che non esiste visto che, di fatto, siamo già commissariati da Bologna".

Senza dimenticare il delicato tasto della ricostruzione post alluvione: "Adesso sappiamo a chi rivolgerci dato che il medicinese Matteo Montanari è stato nominato responsabile in Città metropolitana da Lepore e Panieri ha dovuto, in seconda battuta, replicare la nomina nell’ente di Via Boccaccio", conclude il capogruppo di FdI dell’unione.