
Una maschera premiata a Venezia Simone sul podio del Carnevale
È tutta ‘made in Castel San Pietro’ la terza maschera più bella delle oltre mille che hanno partecipato al Carnevale di Venezia. Nel tempio del Carnevale, quello lagunare, il più celebre al mondo dopo quello di Rio de Janeiro, Simone Fracca, 45 anni, di Osteria Grande, ha messo la sua firma su un’incantevole maschera che ha stregato l’esperta giuria del Carnevale veneziano, finendo sulle pagine di riviste di ogni angolo del mondo. Ci aveva già provato, e c’era già riuscito, nel 2018, Simone. Allora aveva raggiunto la vetta più alta, ma dopo quel successo non aveva abdicato, aveva continuato a farsi trascinare da quella che è semplicemente, racconta la sua amica Eva Morbidelli, anche lei parte del quartetto mascherato in trasferta a Venezia, "una grande passione, e non la voglia e il bisogno di vincere". Ecco, la passione ha riportato Simone, assieme a Eva e alle altre due amiche Emanuela Chiera e Chiara Cenerini di San Lazzaro di Savena, all’ultimo Carnevale veneziano, che è solo la punta dell’iceberg, il momento conclusivo e culminante di un’avventura che, spiega Eva, "è stata lunga dodici mesi". Tanti ce ne sono voluti, infatti, per confezionare abito e maschera, naturalmente frutto della fantasia di Simone, titolare del negozio Glam Parrucchieri fresco di apertura a Ozzano, che ha voluto, spiega Eva, "mettere come sempre al centro la celebrazione della donna e della sua femminilità", scegliendo di "riprendere la sacralità della processione delle donne siciliane riviste e rivisitate con un tocco Dolce & Gabbana, naturalmente e inevitabilmente in stile veneziano".
Delle 1074 maschere giunte al Carnevale da tutto il mondo per partecipare al concorso, ne sono state selezionate 80, tra cui quella di Simone intitolata ‘Processione a San Marco’, che ha poi raggiunto il terzo gradino del podio, con l’inevitabile e immediata celebrità per la maschera barocca in stile siciliano-veneziano, ritratta da fotografi di ogni continente. "Abbiamo fatto foto per riviste della Repubblica Ceca, degli Stati Uniti, del Giappone, del Nord Europa", racconta Eva. "Solo la scelta dei materiali e le sete utilizzate – rivela - richiedono settimane e a volte mesi per giungere in Italia, poi c’è tutta la lavorazione, la cura maniacale del dettaglio". Inutile dire che, al netto delle centinaia di ore di lavoro, l’abito e la maschera abbiano un valore di migliaia di euro, e il podio di Venezia non offra in cambio nessun premio monetario. "Ma non è a quello a cui puntava Simone", aggiunge. Ecco perché l’hairstylist si è già rimesso al lavoro, mettendo nel mirino il Carnevale veneziano 2024. "E noi saremo con lui", giura col sorriso Eva.
Claudio Bolognesi