di Patrick Colgan
Certo l’autodromo subisce la concorrenza degli stadi, per vari motivi molto apprezzati e battuti negli ultimi tempi da artisti e organizzatori, spesso per più date consecutive. Ma l’Enzo e Dino Ferrari si è dimostrato una location di grande livello, sicuramente molto superiore per infrastrutture, spazi, servizi e accessibilità, disponibilità di alberghi in zona, ad altri grandi spazi all’aperto utilizzati in Italia. Chi è stato a grandi concerti live nel nostro Paese lo sa. Certo si può fare di più sul tema parcheggi e per quanto riguarda le code in uscita dagli eventi davvero grandi (un problema che si ripresenta da sempre), ma non sono nulla di paragonabile a quanto si vede altrove. E Imola ormai è una location storica per la musica, fin dai 120mila spettatori richiamati da Vasco nel 1998, un evento divenuto l’album live ’Rewind’ (e un video musicale). All’autodromo hanno suonato band come Iron Maiden, Metallica, AcDc, Guns N’Roses Pearl Jam, ma anche Cesare Cremonini che ha fatto il pieno nel 2022. Una storia che corre accanto a quella legata ai motori, sulla quale si può investire.