
In alto, Argentero durante le riprese al Mugello. Sopra e a lato, i ciak di ieri in centro a Imola
Imola, 16 novembre 2024 – Ultimi giorni di riprese in città per la serie tv con protagonista Luca Argentero. La troupe che ormai da un mese si è stabilita in riva al Santerno, con quartier generale nel parco dell’Osservanza, ieri era in azione nel cuore del centro storico. E in particolare in piazza Matteotti.
Nei giorni scorsi, le riprese avevano invece interessato varie altre zone della città, tra cui l’Autodromo. Ed è stato lo stesso Argentero a postare sui social un breve video in bianco e nero, girato dai box, nel quale si vede un’auto lasciarsi alle spalle la Rivazza per imboccare il rettilineo di arrivo del circuito.
Del resto, la serie in sei puntate prodotta dalla società Groenlandia per Netflix, in uscita nel 2025, è incentrata sul mondo dei motori. E nello specifico sul campionato italiano Gran turismo, manifestazione che ha fatto tappa all’Enzo e Dino Ferrari tra fine maggio e inizio giugno, durante il primo dei due Aci racing weekend stagionali.

Il regista della serie, sostenuta dalla Regione attraverso Emilia-Romagna Film Commission, è Matteo Rovere, lo stesso di ‘Veloce come il vento’, il film con Stefano Accorsi e Matilda De Angelis, sempre ispirato al campionato italiano Gran turismo, girato in buona parte proprio a Imola nel 2016. Assieme ad Argentero, in questo nuovo prodotto per la tv che sarà distribuito anche all’estero ci saranno invece Giulia Michelini e Caterina Forza.
Queste settimane di riprese, destinate in futuro a regalare una bella vetrina alla città, hanno comportato numerose modifiche alla viabilità necessarie alla realizzazione delle scene. E qualcuno se ne è lamentato. A farsi portavoce della protesta, il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Simone Carapia.
“Di fatto hanno blindato la città per oltre un mese – osserva l’esponente di opposizione –. Capisco che le riprese necessitino di chiusure imponenti per questione di sicurezza e ovviamente di riprese sul set di un film, ma non c’è dubbio che la cittadinanza non è stata adeguatamente informata sui disagi di chiusure per intere giornate di intere strade mettendo in difficoltà pubblici esercizi, attività e ovviamente residenti”. Insomma, secondo Carapia, il gioco non vale la candela.
“Per girare le scene con i veicoli è stato anche impiegato personale della polizia locale e della protezione civile per la chiusura delle strade al fine di mantenere la sicurezza – conclude il meloniano –. Spero che almeno il servizio venga adeguatamente remunerato dalla produzione, altrimenti come sempre a farne le spese sono i cittadini. Poi vorremmo capire se qualcuno dal Comune ha fatto preventivamente delle riunioni per avvisare le associazioni dei commercianti, perché in tanti che aprono le serrande tutte le mattine, giustamente, si sono lamentati del disagio persistente e continuativo che fa abbassare sensibilmente l’incasso. Bello che si giri un film in città, ma chi governa ha calcolato e avvisato per tempo dei disagi?”.