di Enrico Agnessi
Ancora dati negativi, dopo il calo registrato nel mese di maggio, per le presenze turistiche in città. Anche a giugno, infatti, le strutture ricettive imolesi fanno segnare numeri più bassi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e (nonostante il trend generale post-pandemia sia comunque positivo) anche a giugno 2019.
Nel dettaglio, a giugno 2024 gli arrivi (italiani e stranieri) a Imola sono stati in tutto 7.102. Il calo è del 7,6% su giugno 2023 e addirittura del 19,5% rispetto allo stesso periodo del 2019. Per quanto riguarda invece i pernottamenti, le tabelle pubblicate sul sito della Regione ne certificano 17.094 a giugno, con un calo del 14% su giugno 2023 e dell’11,1% rispetto allo stesso periodo del 2019.
Se il calo di maggio aveva fatto molto discutere, dal momento che era coinciso con il ritorno del Gran premio di Formula 1 dopo l’annullamento del 2023 causa alluvione, la flessione di giugno riguarda invece un mese che né quest’anno né lo scorso è stato caratterizzato da grandi eventi all’Enzo e Dino Ferrari.
Per effetto del doppio segno meno arrivato nel giro di poche settimane, Imola si presenta però al giro di boa del primo semestre di quest’anno con un calo rispetto al 2023 tanto nel numero degli arrivi quanto in quello dei pernottamenti. Nel primo caso, da gennaio a giugno 2024 le presenze registrate in città sono state 41.848, vale a dire l’1,9% in meno rispetto al primo semestre 2023 e il 4,6% in meno dello stesso periodo del 2019.
I pernottamenti, sempre da gennaio a giugno 2024, sono stati invece 107.448 in città, con un calo del 3,5% rispetto al primo semestre dello scorso anno (la flessione degli italiani è mitigata solo in parte dell’aumento degli stranieri), ma anche con un aumento del 12,8% sullo stesso periodo del 2019.
I dati fin qui rappresentati devono far riflettere, soprattutto dal momento che il resto della provincia di Bologna arriva al giro di boa del 2024 con numeri in aumento (sullo scorso anno e sul pre-pandemia) tanto sul singolo mese di giugno quanto sull’intero semestre. Si tratta di un aumento trainato dai numeri record del capoluogo che però, proprio come nel caso di Imola, non vengono replicati in uguale misura nemmeno dalle strutture ricettive di Castel San Pietro e Dozza.
In città ci si consola con i numeri delle presenze, intese in questo caso come ingressi giornalieri, fatti registrate dall’Autodromo nella prima parte dell’anno. Gli ultimi dati resi noti dai vertici dell’Enzo e Dino Ferrari, e rilanciati dal Comune, ne mettono nero su bianco 350mila nella prima parte dell’anno.
Nonostante all’appello mancano ancora varie manifestazioni di popolo come Minardi day (24-25 agosto), Crame (13-15 settembre) e Finali Mondiali Ferrari (16-20 ottobre), appare difficile superare le 450mila presenze dell’ormai mitico 2022, quando il ritorno del Gran premio di Formula 1 a porte aperte fu accompagnato da tre grandi concerti (Vasco, Pearl Jam e Cesare Cremonini), i grandi assenti dal calendario eventi di quest’anno del circuito.