REDAZIONE IMOLA

"Troppi stereotipi sul posto di lavoro"

Per combattere la violenza di genere bisogna sradicare gli stereotipi, soprattutto nel lavoro. Martina Esposito, futura assistente sociale, evidenzia la segregazione di genere nei percorsi di studio e lavoro, con pochi uomini nel suo corso. La scuola può aiutare a contrastare questi pregiudizi.

"Troppi stereotipi sul posto di lavoro"

Martina Esposito: «Studio per diventare assistente sociale, vorrei andare a lavorare nei centri antiviolenza»

Per combattere la violenza di genere bisogna sradicarsi dagli stereotipi, specialmente a livello lavorativo. Lo racconta Martina Esposito: "Studio per diventare assistente sociale, vorrei andare a lavorare nei centri antiviolenza. Una cosa che è emersa dai miei studi è la ’segregazione di genere’ nell’influenza sulle scelte di studio e lavoro. Basti pensare che nel mio corso su 110 studenti abbiamo solo tre ragazzi. Questo perché da sempre, a livello culturale, le donne sono relegate ai ruoli di cura. In ambiti scientifici, invece, è il contrario e si creano ambienti lavorativi non propensi alle donne". Per correre ai ripari, la scuola può fornire dei buoni strumenti. "Gli insegnanti dovrebbero rendersi conto degli stereotipi, dei preconcetti e tentare di fare diventare l’ambiente aperto e inclusivo".