ENRICO AGNESSI
Cronaca

La trattativa per il Gp di Imola: il primo obiettivo è recuperare nel 2026 la gara annullata

Possibile si programmi l’evento saltato l’anno scorso a causa dell’alluvione Bacchilega (Con.Ami): "Già messi a bilancio i due milioni necessari"

Bacchilega (al centro) con Minardi e Penazzi durante la presentazione del Gp

Bacchilega (al centro) con Minardi e Penazzi durante la presentazione del Gp

Imola, 11 maggio 2024 – Obiettivo 2026. Prima di entrare nel vivo della complicata trattativa per il rinnovo pluriennale del contratto con la Formula 1, in scadenza nel 2025, Imola vuole blindare il recupero (tra 24 mesi, appunto) della gara saltata lo scorso anno a causa dell’alluvione. Una sorta di appendice della vecchia intesa, che possa fare da apripista (l’auspicio è che non sia l’ultimo atto della storia ricominciata nel 2020 dopo quasi tre lustri di attesa) a un eventuale nuovo accordo. A fare il punto è Fabio Bacchilega, presidente del Con.Ami, Consorzio pubblico al quale il Comune ha assegnato la concessione del circuito Enzo e Dino Ferrari.

“Nel piano triennale abbiamo inserito i due milioni di euro di contributo per la gara del 2026", sottolinea Bacchilega all’indomani della presentazione, a Bologna, del Gran premio del 17-19 maggio. "La Regione ha infatti previsto i suoi cinque milioni per quell’appuntamento – aggiunge Bacchilega –. E quindi il nostro intendimento è di pareggiare quella disponibilità nel tempo. Un segnale per dimostrare che il territorio c’è. Ed è già pronto".

Secondo il contratto valido fino al 2025, l’importo che Imola deve versare alla Formula 1 è di 25 milioni l’anno. Si tratta di una cifra che viene coperta in buona parte da Ice - Istituto per il commercio con l’estero (Governo), ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e Regione Emilia-Romagna. Mettono appunto cinque milioni ciascuno, che si sommano ai due milioni stanziati dal Con.Ami. Il resto è a carico di Aci, che gestisce la vendita dei biglietti (11 milioni incassati nel 2022) e, a fronte delle forti spese organizzative, riesce a chiudere l’evento sostanzialmente in pari (52mila euro di passivo nell’ultima edizione disputata) garantendo però ricadute per il territorio quantificate in oltre 270 milioni da un recente studio della società faentina Jfc.

“Il presidente di Aci, Angelo Sticchi Damiani, è l’unico deputato a portare avanti la trattativa – ricorda Bacchilega –. Noi possiamo solo farci trovare pronti, mettendo a disposizione le risorse per trovare la quadra sulla cifra da corrispondere e far sì che si possa firmare il contratto".

Anche se il presidente di Con.Ami non si sbilancia, per il rinnovo pluriennale del contratto la richiesta della F1 è destinata a salire a 30 milioni a Gp. E se il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, in corsa per un posto al Parlamento europeo, l’altro giorno si è detto certo della permanenza del Circus a Imola, Sticchi Damiani ha parlato di "situazione complessa" e della necessità di "essere competitivi sull’offerta e sull’hospitality".

E qui la palla torna nel campo di Con.Ami, impegnato nel progetto della sopraelevazione della terrazza sopra i box per aumentare la capienza nella parte più prestigiosa dell’impianto.

"Stiamo procedendo in quella direzione – ricorda Bacchilega –. La copertura non dovrà però essere pronta nel 2025, ma nel 2026. Andiamo avanti anche con la Casa degli eventi alla Tosa e con la riqualificazione della torre. Ma voglio sottolineare pure gli interventi di mitigazione acustica da fare in via Malsicura e i lavori già conclusi in questi mesi su tribune, servizi igienici e sulla stessa torre. Sono gli operatori economici del territorio che ci chiedono di continuare ad alzare l’asticella: solo così si possono ospitare eventi di questo livello in Autodromo".