Casalfiumanese (Imola), 2 gennaio 2025 – Un attacco cardiaco e un apparecchio salvavita che non è dove dovrebbe essere. Una situazione che rischia di vanificare il lavoro fatto sul territorio per creare una rete che, puntando sulla tempestività, salvi il maggior numero di vite possibile. A ribadire la necessità di una corretta gestione e reperibilità dei defibrillatori semiautomatici è l’episodio riferito dal cittadino Leonardo Vitiello. “La sera del 30 dicembre ho ricevuto una notifica tramite l’applicazione ’DAE RespondER’, un’applicazione a cui possono iscriversi persone formate per il primo soccorso e che avvisa qualora nelle vicinanze ci sia una persona in arresto cardiaco”, racconta Vitiello.
“Questo progetto – prosegue il cittadino – si basa su solide evidenze scientifiche, che dimostrano come intervenire con un defibrillatore entro 3-5 minuti dall’arresto cardiaco possa aumentare la sopravvivenza fino al 50-70%. Dopo aver dato la mia disponibilità tramite l’applicazione, sono stato contattato dal 118, che mi ha indicato il Dae più vicino, segnalato in Piazza Cavalli 15. Giunto sul posto, ho scoperto che il defibrillatore non era presente all’esterno. Alcuni passanti mi hanno suggerito che potesse trovarsi presso la bocciofila vicina, ma anche lì non era presente. Mi sono quindi recato direttamente dalla persona colpita, potendo contare solo sul massaggio cardiaco, e ho atteso i soccorritori, che sono arrivati dopo quei preziosi 5 minuti. Il giorno seguente ho cercato di verificare l’effettiva presenza del defibrillatore. Ho parlato con diverse persone del Comune e, dopo vari contatti con assessori e il vicesindaco, ho scoperto che il Dae non è presente né presso il municipio né presso il centro sociale, dove in passato era installato ma è stato rimosso. Questo episodio sottolinea l’importanza cruciale di una corretta segnalazione e gestione dei Dae. In situazioni di emergenza, la mancata disponibilità o localizzazione del dispositivo può fare la differenza tra la vita e la morte. È fondamentale garantire che i defibrillatori siano sempre accessibili e correttamente indicati, con verifiche regolari e aggiornamenti puntuali delle loro posizioni”.
Nel caso specifico, l’anziano colpito da arresto cardiaco non ce l’ha fatta. Alla luce della saegnalazione, la sindaca Beatrice Poli tiene a precisare i termini della presenza dei defibrillatori sul territorio.
“La gestione e l’aggiornamento dell’applicazione ‘DAE RespondER’ nella sezione relativa alla mappatura dei defibrillatori ad uso pubblico non è a carico o responsabilità del personale o collaboratori comunali – spiega la prima cittadina –, ma la mappatura dei Defibrillatori fa parte di un progetto regionale di costituzione del Registro Unico dei Dae. La segnalazione dell’avvenuta installazione compete a chi ha acquisito o installato il dispositivo. Si può fare online sul sito Dee responder o con apposito modulo. Vengono registrati i Dae pubblici con accesso libero e non condizionato. Periodicamente la centrale 118, in collaborazione con l’Ausl competente per territorio effettua delle verifiche sulla correttezza delle informazioni e sarà cura dell’amministrazione stessa farsi parte attiva per verificare il corretto inserimento dei dati che, sul territorio di Casalfiumanese, rimanda alla presenza di 7 postazioni Dae, alcuni ad accesso libero altri no: Palestra di Casalfiumanese nel capoluogo; Centro sportivo di Casalfiumanese capoluogo; Centro commerciale ‘La Martelluzza’ di Casalfiumanese (Casale Basso); Municipio di Casalfiumanese, accessibile dall’interno degli uffici; Ex bocciodromo di Casalfiumanese capoluogo, nella sala principale; Centro sportivo di San Martino in Pedriolo; Sassoleone, zona banca sempre accessibile dall’esterno con rottura vetro di protezione”.
La sindaca Poli sottolinea che il cittadino “non ha mai parlato con gli assessori o con il vicesindaco ma, nella mattinata del 31 dicembre, con alcuni dipendenti di turno in una giornata con orario e apertura degli stessi uffici era ridotta causa festività. Condividendo in toto l’analisi generale relativa all’importanza di un uso tempestivo dei dispositivi salvavita per scongiurare il rischio di epiloghi fatali, il municipio ha preso contatto con la famiglia del residente colpito dal malore, che ha informato della grande efficienza dimostrata dal personale 118 che, contattato pochi istanti dopo il malore, ha guidato tramite videochiamata i familiari stessi nella pratica del massaggio cardiaco. Questo prima dell’arrivo del volontario, che si ringrazia per la tempestività di reazione e di intervento”.