Alta partecipazione allo sciopero indetto ieri in Cefla da Rsu e da Fim, Fiom e Uilm territoriali. L’adesione allo sciopero è stata infatti del 73% con punte dell’85% in produzione. Nello stabilimento di Verona si è registrata una partecipazione vicina all’80%. I lavoratori hanno incrociato le braccia nell’ultima ora di ogni turno per "dare un segnale all’azienda per i comportamenti messi in atto nei confronti di alcuni lavoratori in diversi reparti e uffici della cooperativa che si protraevano già da un po’ di tempo", riferiscono i sindacati. Comportamenti che, sempre secondo i rappresentanti dei lavoratori, "hanno generato nelle aree interessate un clima di forte pressione" in particolare nella divisione aziendale in cui vengono realizzate attrezzature mediche.
"Da tempo abbiamo chiesto all’azienda di ripristinare quelli che sono metodi e rapporti di rispetto per le lavoratrici e i lavoratori e lo continueremo a fare – riferiscono Rsu e sindacati –. Crediamo fortemente nella Cefla come cooperativa e nei rapporti che ha costruito negli anni con le persone che lavorano all’interno. Ecco perché ci sorprendono tali comportamenti, che a nostro parere sono utilizzati probabilmente da qualcuno che negli ultimi mesi non ha ben capito quali sono i valori che contraddistinguono una cooperativa come Cefla".
A indispettire Rsu e sindacati, anche il fatto proprio ieri mattina, "all’ultimo minuto" sia stato "disdetto un incontro programmato per il rinnovo dell’accordo sullo smartworking caldeggiato dalla stessa Cefla". E, secondo quanto riferito da Rsu, Fim, Fiom e Uilm territoriali, è circolata anche una una risposta aziendale a tutti i dipendenti che "metteva in discussione" le comunicazioni sindacali.
"L’annullamento repentino dell’incontro e la comunicazione aziendale li configuriamo volutamente come un atto di sfida e ripicca che non raccogliamo – concludono Rsu e Fim, Fiom e Uilm –. Abbiamo sempre improntato la dialettica sul confronto e mai sulle ripicche, su tale strada riteniamo proseguire nell’interesse dei lavoratori e anche della Cefla. Non esiteremo a questo punto di allargare la mobilitazione e se necessario implementarla e aspettiamo dalla direzione della cooperativa il ripristino immediato delle relazioni sindacali e del ‘rispetto reciproco’. Il conflitto non porta a sottoscrivere accordi, il confronto sì".