"Forse l’unica cosa certa è chi andrà a ricoprire quel ruolo, con ulteriori soldi spesi da parte del contribuente". È l’affondo firmato dal consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Simone Carapia, in riferimento al bando (scaduto ieri) per la copertura di un dirigente amministrativo per l’Area sviluppo economico e turistico.
"E chi sarà il fortunato o meglio la fortunata? – domanda Carapia –. Qualche presentimento e indizio potremmo averlo, ma diremo che nel giro di pochi mesi l’amministrazione imolese ha cambiato repentinamente le carte in tavola sull’argomento".
A febbraio 2024, il consigliere comunale di opposizione avevo infatti chiesto, tramite una interrogazione, se fosse prevista una figura dirigenziale per la gestione di questo servizio che interessa in particolare modo il Suap (Sportello unico attività produttive), oggi circondariale e non più comunale. "Il sindaco rispose che non erano previsti figure dirigenziali con aggravio di costi per la comunità", ricostruisce Carapia. E aggiunge: "Il servizio Suap non sta funzionando, anche se da Palazzo spergiurano il contrario. Perché non fanno parlare gli imprenditori su questo accorpamento senza senso che non sta producendo i risultati sperati? Non hanno nemmeno accorpato al Comune di Imola il Suap con il Sue (Sportello unico edilizia). E poi anche in questo caso si va in ordine sparso, per cinque comuni su dieci, e con scarsi risultati".
Per questo motivo, il meloniano parla di "calderone" con "un aggravio di costi a fronte di un servizio inefficiente" che "non dà risposte esaustive alle imprese e che rispecchia gran parte dei servizi associati del Circondario".