Prossima tappa, il campus universitario. Poi, più in prospettiva, avanti con quei "progetti rimasti nel cassetto", per dirla con il sindaco Marco Panieri. E cioè uno spazio dedicato all’infanzia e un altro da adibire a centro sociale. Mentre all’Osservanza sono finalmente entrati nel vivo i lavori che grazie ai fondi del Pnrr riqualificheranno l’ex complesso manicomiale sulle cui sorti si è dibattuto per decenni in città, il Comune ragiona su quello che andrà fatto in un secondo momento.
Servirà qualche mese in più rispetto al previsto per aprire il nuovo bando, dopo che il primo è andato deserto, per la costruzione dello studentato universitario. Si era parlato di fine 2023; ma così non sarà. Bisognerà aspettare febbraio-marzo 2024 per la gara. A fronte di una popolazione studentesca che ha ormai superato le mille unità, con un’ampia percentuale di fuorisede, il progetto contempla 50 posti letto riservati agli studenti, più relativi servizi didattici. In particolare, è prevista la rifunzionalizzazione dei padiglioni 6 e 8 (di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio) e 17 e 19 (di Con.Ami). Il costo del campus era stimato, almeno fino a qualche tempo fa, in circa sette milioni di euro; ma l’importo dei lavori, portati avanti d’intesa tra Palazzo Sersanti e l’Alma Mater, è destinato a crescere.
Poi, l’idea di uno spazio aggregativo come quello di un centro sociale e, soprattutto, quello di un polo dell’infanzia. Di quest’ultimo progetto, in particolare, si è molto parlato negli anni scorsi. Si chiama ‘Spazio 0-6 Osservanza’ e nasce da un sogno, che gli educatori del nido d’infanzia Scoiattolo hanno condiviso con i genitori, di portare una struttura destinata ai più piccoli nello splendido parco nei pressi del centro storico.
Il suo sviluppo è frutto di un percorso partecipativo che ha coinvolto l’associazione Amici del Nido d’Infanzia Scoiattolo che ha messo a disposizione le competenze professionali dei suoi associati, il Comune con il settore Scuole, gli educatori del nido d’infanzia Scoiattolo e il Con.Ami.
Il progetto prevede il recupero di due padiglioni storici e il loro collegamento con un edificio di nuova costruzione. Il nuovo polo 0-6 potrà ospitare sei sezioni (massimo 150 bambini) che si sviluppano prevalentemente al piano terra dei due padiglioni storici e al primo piano di uno di loro così da garantire un rapporto diretto col giardino e si articolano adattandosi alla struttura dei padiglioni esistenti con l’attenzione a creare spazi a misura di bambino.
Al primo piano saranno presenti inoltre: il centro per le famiglie, luogo in cui le famiglie possono incontrare e confrontarsi con figure esperte capaci di sostenerle nel percorso genitoriale e il centro di documentazione per l’infanzia, luogo nel quale mettere a sistema e quindi rendere fruibile il materiale raccolto e le esperienze maturate in tanti anni di servizi all’infanzia nel Comune.
e.a.