Imola, 6 ottobre 2024 – Strade, abbiamo un problema. Un tempo considerata un esempio di efficienza, oggi la manutenzione delle arterie di collegamento imolesi (da quelle principali a quelle del forese) rappresenta una grave criticità. I cittadini lo sentono molto da vicino. E lo mettono in cima alla lista delle contestazioni mosse al Comune.
La situazione peggiore si registra molto probabilmente in zona industriale, dove il passaggio dei mezzi pesanti apre costantemente nuove buche. Ma problemi vengono segnalati con una certa frequenza, anche a causa del maltempo, pure nelle aree collinari; e più in generale si tratta di una criticità che accomuna l’intero territorio comunale.
Le forze politiche di opposizione hanno più volte sottolineato come la situazione delle strade della città rappresenti un fallimento dell’amministrazione. Al centro delle contestazioni c’è la percezione di una mancanza di pianificazione strategica. Gli oppositori sostengono che l’amministrazione abbia agito più volte “a rattoppo”, senza un piano organico di manutenzione che potesse garantire la qualità delle strade nel lungo termine.
Nonostante gli evidenti problemi, il Comune ha sempre difeso il proprio operato sul fronte della manutenzione stradale. Negli ultimi anni, infatti, l’amministrazione ha dichiarato di aver investito risorse significative per migliorare lo stato delle infrastrutture cittadine.
“È un tema al quale siamo sempre molto attenti – sottolinea Pierangelo Raffini, assessore ai Lavori pubblici –. È chiaro però che non è facile, dovendo gestire chilometri e chilometri di strade. Bisogna fare di necessità virtù, dando priorità in base alle diverse situazioni. In una delle prossime sedute di Giunta approveremo i lavori da portare avanti, con 1,7 milioni della struttura commissariale, per la riqualificazione post-alluvione delle vie Merlo, Ladello, Gambellara, Correcchio e Selice”.
Poi la difesa dell’operato dell’amministrazione: “Siamo partiti stanziando 800mila euro all’anno per le strade nel 2021, per poi salire a 1 milione nel 2022 e a 1,4 milioni dodici mesi dopo – calcola l’assessore Raffini –. Quest’anno siamo arrivati a 3,8 milioni. E per il futuro non diminuiremo certo l’investimento. Le segnalazioni dell’opposizione? Riguardano zone che già conosciamo. E sulle quali stiamo lavorando”.
La questione non si limita ai disagi per gli automobilisti, ma riguarda anche la sicurezza stradale. Le condizioni dissestate delle strade aumentano infatti il rischio di incidenti.
“In generale noto che le strade diventano insicure quando non si rispettano i limiti di velocità – è l’obiezione di Raffini –. Penso a quanto accade in via Boccaccio: quando vennero installati i dossi durante i lavori al ponte di viale Dante, fummo molto criticati. Ma oggi che non ci sono più, lì le auto vanno anche a 60-70 chilometri orari. Non abbiamo la pretesa di essere i migliori al mondo o dire che tutto va al meglio, ma una grossa parte di responsabilità negli incidenti ce l’hanno l’alta velocità e il poco rispetto delle regole. Per quanto ci riguarda, facciamo la nostra parte con la manutenzione delle strade per non aumentare i rischi. Ma non possiamo prenderci tutte le colpe”.