Il territorio castellano continua ad essere teatro di scoperte belliche. In via Emilia Ponente all’altezza del civico 481 nel corso di lavori di scavo del manto stradale effettuati dall’azienda Hera, è stata infatti rinvenuta una granata da 105 mm, di fabbricazione italiana ‘hollow charge’ (carica cava). Il residuato bellico è stato distrutto mediante il brillamento in una cava.
L’intervento dei genieri dell’Esercito (nuclei Cmd Conventional Munition Disposal - Bonifica di munizionamento convenzionale) del Reggimento Genio Ferrovieri dell’Esercito Italiano, in concorso con la prefettura di Bologna, è stato disposto dal Comando Forze Operative Nord di Padova, deputato alla gestione dei concorsi militari in tempo di pace nell’area centro-settentrionale della penisola.
I ritrovamenti di residuati della Seconda guerra mondiale sono abbastanza frequenti nei terreni del comune di Castel San Pietro: in questa zona infatti tra il 1944 e il 1945 il confronto tra l’esercito tedesco e quello alleato fu lungo e sanguinoso.