REDAZIONE IMOLA

Sindacati in allarme: "La ditta Fiorentini vuole ’delocalizzare’ a Castel San Pietro"

Sciopero di otto ore e presidio davanti ai cancelli dell’azienda. Preoccupazione tra i dipendenti che abitano in Vallata.

Sindacati in allarme: "La ditta Fiorentini vuole ’delocalizzare’ a Castel San Pietro"

L’eco della notizia della possibile chiusura dello stabilimento di Piancaldoli della ditta Fiorentini, dal 1978 tra i colossi nella progettazione e produzione di macchine per la pulizia industriale, è arrivato anche ad Imola e nella vallata del Santerno.

"Nei giorni scorsi la proprietà aziendale della Fiorentini ha comunicato alle Rus, alla Fiom di Imola e alla Fiom di Firenze la chiusura dello storico stabilimento di Piancaldoli e lo spostamento delle linee nel polo di Castel San Pietro Terme entro il 2025 – riporta una nota a firma Fiom Cgil Imola –. La Fiom di Firenze ha risposto con uno sciopero di 8 ore con presidio ai cancelli che si è svolto ieri. Oggi è previsto l’incontro con la Regione Toscana per esporre la situazione".

Non solo. "Come Fiom di Imola non condividiamo la scelta aziendale e per quanto ci riguarda chiediamo di mettere al centro i lavoratori e le lavoratrici che per oltre 30 anni hanno dato tanto per la Fiorentini e per il territorio di Piancaldoli – continua lo scritto –. Riteniamo necessario rivedere quanto comunicato e sollecitiamo l’elaborazione di un piano industriale tale da salvaguardare l’occupazione e la storia di tutti gli stabilimenti del gruppo".

Con una puntualizzazione: "Gli investimenti devono tenere conto anche della tenuta sociale di ogni singolo territorio – rimarcano dalla Fiom Cgil imolese –. Non faremo mai passare l’idea che lo sviluppo di un’azienda si possa avviare attraverso delocalizzazioni o trasferimenti di siti produttivi, mettendo a rischio posti di lavoro. Al centro vanno sempre messe le persone".

Poi l’affondo: "Sosterremo la lotta di tutti quei lavoratori che difendono il proprio posto di lavoro come avvenuto ieri a Piancaldoli – concludono nel documento –. La Fiom di Imola e le Rsu hanno deciso di proclamare un pacchetto di 8 ore di sciopero che verrà articolato a seguito dell’assemblea che si svolgerà nei prossimi giorni nello stabilimento di Castel San Pietro". Intanto cresce la preoccupazione in vallata: "Il possibile trasferimento del polo produttivo sarebbe un colpo gravissimo per la collina – interviene Simone Carapia, consigliere metropolitano in quota Lega –. Degli ottanta dipendenti la metà risiedono a Castel del Rio e Casalfiumanese. Un colpo ferale per il mondo produttivo economico della valle e per le tante famiglie che avrebbero disagi enormi negli spostamenti. Attivare subito le istituzioni per salvaguardare la montagna con i fatti e non solo con le parole".

L’azienda, nei mesi scorsi, aveva più volte denunciato difficoltà logistiche a causa della viabilità danneggiata dalle frane di maggio.